TyGRe: da vecchio pneumatico a fonte di energia

Si chiama TyGRe, (TYyre Gasification REesidues) il progetto europeo, coordinato dall'Enea, che trasforma gli pneumatici a fine vita in un gas utilizzabile per scopi energetici e in carburo di silicio, materiale ceramico con applicazioni in divesi settori industriali

Si fatica persino ad immaginarli: 1 miliardo di pneumatici arrivano a fine vita ogni anno nel mondo (350 milioni solo nella UE) e devono essere smaltiti. Un'enormità, per la quale però da tempo si studiano soluzioni alternative alla discarica, che permettano di riciclarne i componenti e di utilizzarli per altri scopi.
Fra questi, il progetto europeo  TyGRe, (TYre Gasification REesidues) coordinato da ENEA, presso il cui Centro di Trisaia (MT) è in funzione un impianto prototipo, che porta lo stesso nome del progetto, TyGre, e che permette di sperimentare un processo innovativo di recupero degli pneumatici fuori uso (PFU). Si tratta di un impianto in grado di trattare 20 chilogrammi all'ora di pneumatici giunti a fine vita che, da rifiuti ingombranti ed inquinanti quali sarebbero destinati ad essere, diventano invece fonte di energia e materiali ad alto valore aggiunto. Da questo processo si ottengono infatti due prodotti principali:

- un gas ricco in idrogeno, metano e monossido e biossido di carbonio, utilizzabile per scopi energetici;
- il carburo di silicio, un materiale ceramico di elevato valore commerciale che trova un ampio impiego in diversi settori industriali, superando i limiti costituiti dall'elevato costo delle materie prime e dei processi di sintesi. Le applicazioni riguardano principalmente i seguenti settori: l'elettronica (dispositivi ad alta potenza, alta frequenza e alte temperature), l'aerospaziale (schermatura termica), l'automobilistico (sistemi frenanti) e il siderurgico (fabbricazione acciaio).

"I risultati che stiamo ottenendo con l'impianto pilota - spiega Sergio Galvagno, responsabile del progetto - dopo più di quattro anni di intenso lavoro, al quale hanno contributo oltre all'ENEA diversi partner europei, permettono di porre le basi per lo sfruttamento industriale del processo. Attualmente il carburo di silicio ottenuto è stato testato con ottimi risultati nella preparazione di ceramici strutturali e membrane filtranti. Stiamo già lavorando su ulteriori applicazioni e all'estensione del trattamento ad altre tipologie di rifiuti, indirizzando il processo verso la sintesi di altri materiali ceramici".

Il progetto Tygre è stato finanziato nell'ambito del Settimo Programma Quadro; il consorzio di gestione, comprende oltre all'ENEA, coinvolta con i Centri e laboratori di Portici, Trisaia, Faenza, Bologna e Casaccia, altri otto partner: Università ed enti di ricerca (Rheinisch-Westfaelische Technische Hochschule Aachen - RWTH, Scientific and Technological Research Council of Turkey - TUBITAK, Institute of Materials and Environmental Chemistry - IMEC), associazioni (European Tyre Recycling Association - ETRA) e piccole e medie imprese italiane ed europee (LIQTECH, ELASTRADE, FEBE, SICAV).


red/pc

(fonte: Enea)