Un atlante GIS per l'Adriatico,
''foto'' degli aspetti naturali
e di tutti gli usi del mare

Presentato a Bologna l'atlante Gis dell'Adriatico, mappa attuale di tutti i suoi aspetti, da quelli naturalistici a tutti quelli degli usi del mare (trasporti, pesca e turismo). Avviato inoltre il documento preliminare della Carta di Bologna, per un piano di azioni di adattamento delle zone costiere ai cambiamenti climatici

E' nato il primo atlante Gis per l'Adriatico, strumento tecnico che consentirà una più efficace attuazione delle politiche di gestione integrata delle zone costiere e di pianificazione spaziale e marittima.
L'atlante è stato presentato venerdì scorso a  Bologna nell'ambito di due giornate europee dedicate all'Adriatico, durante le quali, fra le altre cose, si sono tenuti l'avvio del Tavolo di coordinamento della Carta di Bologna, (documento promosso della regione Emilia Romagna e da 14 Regioni europee per sviluppo sostenibile delle coste del Mediterraneo) e la conferenza conclusiva del progetto comunitario Shape (progetto per la protezione e lo sviluppo sostenibile dell'ambiente marino e costiero della regione adriatica). L'atlante Gis per l'Adriatico rappresenta uno dei risultati principali raggiunti dal progetto Shape, progetto a cui la Regione Emilia Romagna ha partecipato come capofila insieme ad altri 12 partner europei e che si è svolto nel triennio 2011-2013.
"L'atlante GIS per l'Adriatico - spiega l'assessore regionale alla sicurezza territoriale e alla prociv Paola Gazzolo - è  un sistema informativo particolarmente rilevante. Fornisce una fotografia attuale degli aspetti naturalistici e degli usi del mare, dai trasporti alla pesca, al turismo: una mappa che si rivelerà particolarmente necessaria per programmare il futuro utilizzo di questa importante risorsa e contribuire a risolvere gli eventuali conflitti tra i vari portatori di interesse".
Oltre all'Atlante GIS, il progetto Shape ha portato a termine uno studio per l'individuazione della fascia di non edificabilità lungo la costa e la predisposizione di una metodologia per l'avvio della pianificazione dello spazio marittimo dell'Adriatico, attualmente assente.

Le due giornate europee tenutesi Bologna hanno avuto come filo conduttore la collaborazione tra le amministrazioni regionali costiere per la condivisione di conoscenze, la definizione di una strategia comune di difesa e gestione integrata dei litorali e l'adattamento ai cambiamenti climatici.
"Le problematiche e le sfide relative alla fascia marina e costiera travalicano, per loro stessa natura, i confini amministrativi o politici" - sottolinea l'assessore Gazzolo. "La cooperazione, non solo tra partner europei ma all'interno dell'intero bacino mediterraneo, è l'unica strada da percorrere nell'obiettivo condiviso di promuovere una vera 'crescita blu', sostenibile, intelligente ed inclusiva, ossia capace di coniugare il rispetto e la tutela dell'ecosistema costiero con lo svolgimento delle attività economiche e sociali che fanno dei litorali e del mare pilastri importanti per la vita delle nostre comunità".

Il Tavolo di coordinamento della Carta di Bologna ha avviato il dibattito per la redazione, entro il prossimo ottobre, del Documento preliminare del macro-progetto previsto dalla Carta. L'obiettivo è quello di  costruire un piano di azioni e interventi per l'adattamento delle zone costiere ai cambiamenti climatici tramite  lo sviluppo delle conoscenze e delle capacità di monitoraggio dei fenomeni marino-costieri che minacciano la sicurezza dei territori, la gestione integrata delle coste e dello spazio marittimo, il sostegno alla progettazione e alla realizzazione di interventi strutturali per la difesa dei litorali e la valorizzazione della cooperazione fra le amministrazioni, la comunità scientifica, il sistema delle imprese e i diversi portatori di interesse.

red/pc