Fonte sito Uncem

Uncem. Un questionario per prevenire gli incendi

L’Unione delle Comunità montane invita i comuni della propria rete a fornire informazioni per migliorare la risposta agli incendi boschivi

Condividere le esperienze per migliorare le attività formative, informative, coordinare le azioni, scambiare le azioni, scambiare le buone pratiche e coinvolgere le istituzioni. Obiettivi che Uncem si è fissata di raggiungere coinvolgendo i comuni montani italiani mediante la compilazione di un questionario. Una serie di trentadue rapide domande, aperte e a risposta multipla, che mirano a rilevare il grado attuale di conoscenza del rischio specifico sul proprio territorio, il livello di formazione degli operatori comunali, l’attivazione di campagne di comunicazione, la manutenzione dei territori boschivi.

Marco Bussone, Presidente Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, spiega perché è stato pensato di fare un questionario: “l’idea nasce, perché l'Agenzia per la coesione territoriale ci ha chiesto di fare un lavoro di supporto alle 72 aree interne che hanno ricevuto il primo riparto dei 40 milioni di euro messi a disposizione dal DL incendi. I territori stanno spendendo queste risorse su diversi fronti, dalla gestione forestale all'acquisto di mezzi, alla costruzione di laghetti.”

L’Agenzia ha chiesto a Uncem, infatti, di fare un lavoro di analisi e supporto ai territori per la gestione di queste risorse, per capire come le stanno spendendo e dare assistenza ai territori montani. “La gran parte, delle risorse sono state destinate agli enti capofila delle aree interne – continua Bussone – che sono comunità montane o unioni montane. Gli interventi sono stati definiti da ciascuna di esse in accordo con le Regioni, di solito con le direzioni della protezione civile regionale.”

Il questionario è il primo atto di un percorso che Uncem ha avviato per ottemperare alla richiesta dell’Agenzia. “Un percorso che parte da qui – spiega il Presidente – per capire come il tema è percepito dagli amministratori locali ma anche dipendenti, a cui è rivolto il questionario, e a cui vogliamo dare risposta con attività di formazione e di assistenza. Questo affinché si possa definire una strategia di lavoro e di formazione nei prossimi mesi.”

Bussone sottolinea l’importanza di comprendere le risorse a disposizione dei territori e quanto questi si incrocino con la prevenzione degli incendi, ma anche come tutto ciò possa andare a migliorare i piani di protezione civile e i piani di protezione degli incendi boschivi previsti dalle Regioni. “Noi insisteremo molto sul fatto che gli enti locali lavorino insieme a livello di territorio, attraverso le unioni, le comunità montane e i soggetti sovracomunali. Questo è il punto fermo su cui noi puntiamo. Inoltre, è importante capire che formazione c'è e, per investire su di essa in maniera centrata, il questionario ci permette di fare un’analisi dei fabbisogni.” 

Le Regioni già svolgono un’intensa attività educativa e formativa, ma, secondo Bussone, sono profondamente diverse nella strategia e nel merito, così come ci sono regioni che hanno strutture e piani molto più avanzati rispetto ad altre. “Dobbiamo agire per supportare quelle regioni che sono un po’ più indietro, quindi bisogna capire a che punto siamo e provare a esportare buone pratiche e buone opportunità. La dimensione europea non è una dimensione residuale, ci interessa particolarmente. Il nostro ruolo è formare e guidare nei percorsi e questo è il senso del questionario come primo atto dell'operazione di assistenza e accompagnamento dei territori.” 

Il Presidente Uncem si aspetta che ci sia una richiesta attorno al modello organizzativo, dove si proverà a proporre dei modelli organizzativi che funzionano già in alcune regioni, ma l’idea è di una maggior connessione tra il tema della protezione civile rispetto alla prevenzione degli incendi e il tema della gestione forestale: “la gestione delle foreste e la pianificazione della manutenzione forestale sono elementi importanti che molto spesso vengono tralasciati, dunque una lettura congiunta del codice di protezione civile e della legge forestale è per noi un punto fermo. Un’attenta gestione forestale aumenta l'efficacia e la resilienza del bosco. Ecco, questo è il senso: ridurre il rischio, fermarci per ridurre il rischio.”

Fabio Ferrante