Fonte Regione Veneto

Vaia, 200 mila euro per difesa del suolo a Longarone (BL)

Proseguono i lavori sul torrente Desedan avviati a fine Agosto. Bottacin, assessore protezione civile: “già rimossi 8mila mq di detriti dall'alveo del torrente”

Avviati a fine agosto, proseguono i lavori sul torrente Desedan in Comune di Longarone, curati dai Servizi Forestali regionali, per la messa in sicurezza del ponte ferroviario e del vicino ponte sulla Strada Statale Alemagna. “Tra i vari danni provocati da Vaia lo scorso autunno - spiega l’assessore regionale alla difesa del suolo Gianpaolo Bottacin – c’è stata un’eccezionale piena del torrente Desedan, che, di conseguenza, presentava delle condizioni di sovralluvionamento, giunte a livello critico con le recenti, intense precipitazioni estive.”

Vista la situazione pericolosa in cui versava, in particolare, il tratto finale del torrente, dove a circa 200 metri dall’immissione nel fiume Piave si osservava un enorme accumulo detritico derivante dal trasporto solido incombente sulle arcate del ponte ferroviario e quelle del vicino ponte sulla Strada Statale Alemagna, la Regione, tramite i Servizi Forestali, ha valutato la necessità di un intervento urgente.

“Al momento abbiamo già abbassato di 4 metri il livello del materiale che ostruiva la luce delle arcate con una movimentazione di 8mila metri cubi di materiale – prosegue Bottacin - i lavori proseguiranno con la ricalibratura dell’alveo a monte fino ad arrivare al guado presente sul torrente.” Salvo imprevisti dovuti alle condizioni climatiche, si stima di completare l'opera entro la prima metà di ottobre.

“Un intervento migliorativo importante, per il quale abbiamo impegnato 200mila euro, - conclude l’assessore - l'obiettivo è evitare per il futuro che ulteriori eventi di debris-flow, accadimento frequente su questo corso d’acqua data anche la presenza della grande frana di Caiada alla testata del bacino, possano occludere completamente la sezione utile di deflusso in corrispondenza dei ponti della viabilità principale e provocare un’esondazione rovinosa anche per l’adiacente zona abitativa e industriale di Villanova.”

Red/cb
(Fonte: Regione Veneto)