Fonte Cnsas. L'intervento di soccorso per recuoerare i tre alpinisti dispersi nella zona di forcella Giau

Valanghe e slavine: tre morti sulle montagne del Nord italia

In particolare, sulle dolomiti Bellunesi una massa di neve ha causato la morte di due alpinisti. Sul ghiacciaio del Presena, in Trentino-Alto Adige, uno scialpinista tedesco di 49 anni è morto sotto una valanga che ha travolto tre persone

Tra domenica 16 e lunedì 17 marzo, le montagne del Nord Italia sono state interessate da una serie di valanghe che hanno causato morti, feriti e resi necessari interventi del soccorso alpino.

Domenica pomeriggio, una massa di neve si è staccata nella zona di forcella Giau, sulle Dolomiti Bellunesi, nell’area tra Cortina D’Ampezzo e la Val Fiorentina. Due alpinisti, Abel Ayala Anchundia, 38 anni, nato in Ecuador e residente a Vittorio Veneto (Treviso), ed Elisa De Nardi, 40 anni di Conegliano (Treviso), hanno perso la vita dopo essere stati ricoverati in condizioni disperate in due reparti di terapia intensiva.

Nella stessa giornata. due scialpinisti sono stati soccorsi sul Monte Oscivart, nel gruppo del Lagorai in val dei Mocheni. I due, entrambi nati a Trento, si trovavano in un gruppo di dodici persone quando, appena iniziata la discesa ad una quota di 2000 metri, poco prima delle 13.00, sono stati travolti da una valanga staccatasi dall’alto e che li ha trascinati verso valle per circa duecento metri. I due sono usciti in autonomia dalla massa nevosa ma con traumi vari.

Lunedì 17 marzo, sul ghiacciaio del Presena, uno scialpinista tedesco di 49 anni è morto sotto una valanga che ha travolto tre persone. Due si sono salvate: un 36enne bresciano è ricoverato in rianimazione al S.Chiara e un 51enne tedesco è rimasto ferito in modo non grave ed è ricoverato all'ospedale di Rovereto.

Nella stessa giornata di lunedì 17 invece, nella zona di Sestriere, l’elisoccorso è intervenuto in un canalone in fuoripista tra il Monte Sises e la Banchetta, dove due sciatori hanno staccato una slavina. Alcuni testimoni che hanno osservato il distacco nella zona del Passo di San Giacomo, intorno a quota 2600 metri, hanno lanciato l’allarme. Tuttavia, quando è arrivata l'eliambulanza del Servizio Regionale, i due sciatori si erano già tirati fuori dalla neve autonomamente.

RED/MT

Fonte: Corriere del Veneto, L'Adige, La Stampa, Cnsas Trentino-Alto Adige