Fonte Facebook valanghe

Valanghe, in Veneto 29 interventi a difesa dalle slavine

Sono 29 i lavori per mettere in sicurezza il territorio dalle valanghe post Vaia in Veneto, alcuni sono già terminati altri si aggiungeranno in base all’indice di pericolosità 

Solo ieri, mercoledì 25 gennaio, si sono staccate due valanghe sulle Dolomiti bellunesi. Una ha interessato la pista Fedare, sul Nuvolau, dove è intervenuto l'elicottero dell'Air service center trasportando equipaggio sanitario e unità cinofila che ha escluso il coinvolgimento di persone. La seconda slavina invece è avvenuta sul Monte Padon, ed ha travolto una sciatrice poi estratta in buone condizioni dalla neve e recuperata per accertamenti dall’eliambulanza di Trento.

Nuovi siti post Vaia
Ma in Veneto c’è anche il problema specifico dei nuovi siti valanghivi generatisi a causa della caduta piante con la tempesta Vaia. A proposito di questi la regione Veneto ieri, 25 gennaio, ha fatto un punto sugli interventi in essere. "Interventi fondamentali per la sicurezza del territorio, - ha sottolineato l'assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin - in particolare dopo che Vaia da questo punto di vista ha cambiato radicalmente lo stato dei luoghi creando, in particolare, problematiche alle aree interessate da abitazioni e viabilità, e funzionali anche all'aggiornamento per le medesime considerazioni del colossale piano di Protezione Civile appositamente predisposto per tali siti, una volta ridefinito il grado di rischio e la vulnerabilità dei singoli siti".

Gli interventi 
Alla riunione, svoltasi con le strutture regionali competenti in materia, i bracci operativi di Veneto Strade, che ha curato gli interventi, e Arpav, hanno preso parte i sindaci delle amministrazioni interessate. “Al momento sono ventinove gli interventi in atto avviati tra il 2019 e oggi” ha spiegato Bottacin. Alcuni di essi sono già completati e altri sono in fase avanzata o in itinere. La maggior parte degli interventi è concentrata in Agordino, con ventidue interventi, due sono previsti in Cadore, i restanti cinque in provincia di Vicenza. Si valutano inoltre altri cinque o sei interventi.