Fonte Parco dei monti Sibillini

Visso, dopo il sisma, al via la rinascita del Parco dei Monti Sibillini

Posata la prima pietra della nuova sede provvisoria del Parco. Gentilucci: "Un passo di rinascita per il Parco, oggi più che mai vicino al territorio"

A tre anni dalla notte della scossa che il 9 settembre 2016 sconvolse il Centro Italia, Visso (MC) rinasce con la posa della prima pietra della nuova sede provvisoria del Parco dei Monti Sibillini. 

Una giornata simbolica, che rappresenta contestualmente l'avvio di un cantiere importante per l'intera comunità. "Noi ci abbiamo creduto e ci siamo adoperati per questo risultato. Lo abbiamo fatto perché vogliamo restare in questi territori feriti e oggi poniamo una prima pietra in un quadro dove ancora però manca la ricostruzione", ha sottolineato con forza nel suo intervento Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina (MC) e presidente facente funzioni del Parco. 

Orgoglio, soddisfazione, ma soprattutto gratitudine verso chi ha contribuito e contribuirà alla realizzazione di questa opera sono stati espressi da Gentilucci nel corso della presentazione del progetto alla quale sono intervenuti anche il direttore del Parco Carlo Bifulco, il sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, e il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, nonché il Colonnello Roberto Nardi che ha portato il saluto dei Carabinieri forestali del Parco.

Presente anche Andrea Spaterna, docente dell'Università di Camerino, il quale ha rimarcato l'importanza del Parco e di questa nuova struttura come simbolo di una vera ripartenza per tutto il territorio. "L'Università – ha dichiarato Spaterna – ha tre missioni: didattica, ricerca e interazione con il territorio". Ed è proprio in questa costante interazione che le istituzioni, l'Unicam, ma anche le amministrazioni puntano ad un unico obiettivo: assicurare al Parco e al territorio un futuro vincente.

La storica sede del Parco è duramente segnata dal sisma e su di essa incombe anche la minaccia di una torre campanaria pericolante, ma si è compiuto in queste ore "un passo di rinascita, un passo di ricostruzione che serve a mostrarci motivati ed operativi" ha proseguito Gentilucci. Se in passato la montagna era a rischio spopolamento, oggi il rischio è aumentato e la desertificazione fa paura. L'antidoto dunque è il Parco, percepito finalmente come risorsa, sempre nel rispetto della tutela del territorio. 

L'opera è già stata appaltata e per la conclusione dei lavori occorreranno circa sei mesi. Verrà realizzato un edificio Nzeb, ossia ad energia quasi zero, interamente in legno, di 700 mq su un unico livello, dotato di sistemi di risparmio energetico. Nel profilo della struttura viene ripreso il logo dell'Ente Parco che simboleggia la montagna che vive. 

Red/cb
(Fonte: Parco regionale Monti Sibillini)