Foto: askanews

Voragine a Firenze, cause incerte. Il sindaco: "Colpo al cuore, ma la città è sicura"

“La città è sicura”. A dirlo, dopo il collasso di 200 metri di strada sul lungarno, è Nardella (sindaco di Firenze). Recuperate le prime auto, molte scuole chiuse e servizi di assistenza da parte della protezione civile. Secondo i geologi, le cause del crollo sono ancora incerte. La Procura apre un fascicolo

Tutto il mondo sta parlando della voragine di 200 metri che questa mattina ha fatto sprofondare un tratto di carreggiata sul lungarno Torrigiani, a Firenze, nei pressi di Ponte Vecchio. Le gru hanno cominciato a recuperare le auto inghiottite nella parte più profonda della voragine.
Per i vigili del fuoco non ci sono danni strutturali agli edifici vicini e anche la spalletta che separa il lungarno dal fiume sembra avere retto, anche se si è mossa. Il sindaco della città, Dario Nardella, parla di “colpo al cuore” ma assicura che il centro storico della “è sicuro”.
All’origine del crollo ci sarebbe la rottura di un tubo dell'acquedotto, ma ancora non si esclude che siano le piogge dei giorni scorsi a infiltrare nel terreno al punto da innescare prima, lentamente, una situazione di rischio di cui non sono stati colti in tempo i segnali. A dirlo, dopo aver effettuato i primi controlli, sono i geologi. Sul posto si è recata Alessandra Biserna, membro del Consiglio nazionale dei geologi, che spiega. La Procura ha aperto un fascicolo.
Intanto è stato riaperto l'acquedotto per riportare l'acqua potabile nelle abitazioni. "I nostri tecnici hanno appena concluso i lavori di realizzazione di un by pass per restituire il servizio anche alle zone più vicine. L'approvvigionamento idrico, che già era stato ripristinato nelle scorse ore per gran parte della città, tornerà così a normalizzarsi anche nelle vie dell'Oltrarno limitrofe a Lungarno Torrigiani”. E' quanto si legge in una nota di Publiacqua, la società che gestisce l'acquedotto di Firenze e di altre realtà limitrofe al capoluogo di regione.
A seguito dello smottamento il servizio protezione civile del Comune di Firenze, in collaborazione con le associazioni di volontariato (Ana, Misericordia di Firenze, Raf, Tlc, Vab, Cisom, Misericordia di Bagno a Ripoli, Unuci, Misericordia di Varlungo, Sipbc) sono intervenuti per portare circa 5 mila bottigliette d'acqua a 18 scuole fiorentine. Il servizio di protezione civile - che continua a monitorare la situazione - è intervenuto anche per due anziani sfollati e allagamenti a cantine.
Diverse le scuole chiuse a conseguenza del crollo. Nell'elenco ci sono il plesso Benedetto da Rovezzano, le paritarie Mazzarello e San Pier Martire, le scuole statali dell'istituto comprensivo Oltrarno (la primaria Agnesi primaria, la secondaria di primo grado Machiavelli, la infanzia-primaria Nencioni e la infanzia e primaria, Torrigiani).

red/gt