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Coronavirus, l'appello dell'Oms ai giovani

Nella giornata della gioventù l'Oms si rivolge ai ragazzi: “Prendete decisioni che salvano vite, evitate situazioni a rischio e lottate contro le fake news”

"I giovani possono trasmettere il coronavirus a persone vulnerabili (over 60 e con malattie pre-esistenti). È responsabilità di ognuno comprendere i rischi associati a determinate situazioni e attività e prendere decisioni che proteggano la salute e prevengano la diffusione del virus. I giovani hanno un ruolo importante da giocare nella pandemia, sia in termini di riduzione della trasmissione che di impegno nella risposta".

Questo l'appello dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lanciato ai ragazzi in occasione della Giornata internazionale della gioventù, il cui slogan quest'anno è “Impegno per l'azione globale”. Un'occasione per "celebrare" anche "il positivo contributo dei giovani" nella lotta al coronavirus, che "oltre al costo umano, sta influenzando le economie, l'occupazione, i sistemi educativi e sanitari. Di conseguenza - avverte l'Oms - i giovani di tutto il mondo sono di fronte a nuove sfide e incertezze. Il carico della malattia nella sua forma grave è stato molto più elevato per gli anziani. Tuttavia i giovani possono essere esposti a determinate situazioni e attività note per aumentare il rischio di trasmissione".

L'agenzia Onu per la Salute le riassume nelle "3 C" - crowded places (luoghi affollati), close-contact settings (situazioni di stretto contatto), confined and enclosed spaces (spazi ristretti e chiusi) - e chiama al massimo impegno le nuove generazioni, chiedendo di "evitare" il più possibile queste situazioni. Come esempi l'Oms elenca "palestre, ristoranti scarsamente ventilati, discoteche, grandi raduni dove il distanziamento fisico non può essere mantenuto. Contesti in cui si incontrano tutte e tre le C insieme rappresentano il rischio più elevato". In molte realtà, ricorda l'agenzia Onu, "i giovani sono stati leader nelle loro comunità e reti di pari nel promuovere l'accesso alle informazioni e combattere la disinformazione. Questo non solo consente loro di prendere decisioni che salvano vite umane e tutelano la Salute, ma anche di aiutare a contrastare una crescente cultura di accusa, stigma e discriminazione".

Nella Giornata a loro dedicata, l'Oms metterà "in risalto la miriade di modi in cui i giovani si stanno impegnando a livello globale". Ci sono tante "storie di resilienza, innovazione e solidarietà che stanno emergendo quotidianamente". Storie che raccontano di "giovani che hanno colto l'opportunità di contribuire alla risposta al coronavirus". "In prima linea nell'erogazione dell'assistenza sanitaria e di altre attività essenziali", ma anche sul fronte della "solidarietà e inclusività". L'essere 'nativi digitali' sta permettendo a diversi altri di sfruttare le "opportunità di accesso senza precedenti" consentite da queste tecnologie "per condividere informazioni". Sono alcuni degli esempi che verranno celebrati anche oggi durante un incontro virtuale al quale partecipa anche il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Red/cb
(Fonte:Adnkronos)