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ER, inviata la richiesta di stato di emergenza per il maltempo di fine giugno

Il presidente della Regione Bonaccini ha inviato al Governo la richiesta di stato di emergenza nazionale per gli eventi tra il 20 e il 29 giugno. Colpite tutte le province, a esclusione di Rimini e Ravenna

A causa delle "eccezionali avversità atmosferiche e i conseguenti danni" che hanno colpito tutto il territorio regionale, a esclusione delle province di Ravenna e Rimini, tra il 20 e il 29 giugno 2024, sabato scorso, 6 luglio, la Regione Emilia Romagna ha richiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri la deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale. La richiesta è stata inviata per conoscenza anche al Ministero per la Protezione Civile e al Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Secondo la prima stima dei danni e la prima istruttoria i danni, solo per la parte pubblica ammonterebbero a 230 milioni di euro. 

I fatti
L'ondata di maltempo ha visto il picco più grave tra il 23 e il 25 giugno. Prima con temporali sparsi, poi dalla mattinata di lunedì 24 con precipitazioni intense a partire dalle zone appenniniche del modenese, reggiano e parmense. In totale, nei tre giorni sono stati misurati valori superiori ai 150 mm nel bacino montano di Parma, con punte superiori ai 180-200 mm al confine con il reggiano. "La pioggia media areale caduta solo il 24 giugno risulta essere il valore più elevato tra quelli disponibili dal 1961 a oggi" spiegano dalla Regione. I corsi d'acqua interessati dalle piene più significative sono stati il Parma, l'Enza, il Crostolo, il Secchia e il Panaro. Le piene, inoltre, hanno registrato livello di colmo superiore ai massimi storici in molte sezioni di corsi d'acqua minori come il Rossena e il Tresinaro, affluenti del Secchia, e su altri torrenti e rii dei territori colpiti, causando esondazioni e allagamenti. Più contenute le piene sul Secchia, grazie alla laminazione esercitata dalla cassa di espansione, e sul Panaro, grazie all'effetto di un'altra cassa di espansione. Si sono, infine, verificate centinaia di frane, piccoli smottamenti, ruscellamenti diffusi sui versanti che hanno causato diverse interruzioni della rete stradale provinciale e comunale, con isolamento di località, abitati e case sparse, rendendo necessarie alcune evacuazioni.

red/cb
(Fonte: Regione Emilia-Romagna)