(Fonte: Conaf)

Gli agronomi possono accedere al Portale Nazionale delle Classificazione Sismiche

Nel corso della fiera RemTech Expo il Dipartimento Casa Italia e il Conad hanno sottoscritto un accordo che consente di rilasciare asseverazioni nei progetti di messa in sicurezza

Il Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri e il Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (Conaf) hanno sottoscritto un accordo per abilitare i dottori agronomi e dottori forestali ad accedere al Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche (PNCS). Il Portale consente di acquisire la georeferenziazione degli interventi di miglioramento sismico sugli edifici privati e di individuare le classi di rischio degli immobili. Questo atto formale, presentato a Ferrara, nella fiera RemTech Expo, consente di integrare l’elenco delle categorie abilitate al rilascio delle asseverazioni nei progetti di messa in sicurezza e di adeguamento/miglioramento sismico del patrimonio immobiliare.

Un’altra categoria professionale per la sicurezza del patrimonio immobiliare 
“Il rischio sismico è uno dei principali problemi dell’Italia e investe la gran parte del territorio nazionale. Ringraziamo il Dipartimento Casa Italia per la sensibilità dimostrata e per lo sguardo lungimirante con cui ha voluto questo accordo, che integra l’elenco delle categorie professionali abilitate a intervenire nella messa in sicurezza del patrimonio immobiliare aggiungendo una schiera potenziale di 20.000 professionisti costantemente aggiornati. Siamo convinti che da oggi il Sistema Paese è un po’ più forte” – commenta Monica Cairoli, consigliera Conaf. “Oggi si evidenzia, se mai ce ne fosse bisogno, la funzione pubblica e il ruolo sociale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, capaci di offrire consulenze professionali di elevata qualità e garantire incisività in contesti decisivi come la pianificazione territoriale e paesaggistica, la prevenzione del dissesto, la gestione sostenibile delle risorse naturali.” – chiarisce il Presidente del Conaf, Mauro Uniformi – “Per mantenere tale livello qualitativo e per alzare ulteriormente l’asticella serve, però, una riforma che conduca a un sistema ordinistico più semplice, trasparente, snello e inclusivo, più vicino al territorio e che rappresenti un’opportunità per l’intera collettività, oltre che per chi è iscritto. Una trasformazione del sistema ordinistico che consenta di rispondere con concretezza alle evoluzioni del mondo del lavoro, della formazione e della tecnologia, che stanno profondamente trasformando il nostro ambito professionale.”

red/gp

(Fonte: Conaf)