Grande progetto fiume Sarno: accolto l'appello della Regione Campania

Il Consiglio di stato ha accolto l'appello della Regione Campania contro l'ordinanza cautelare del Tar che aveva sospeso la Valutazione di impatto ambientale del Grande progetto Fiume Sarno

Accolto dal Consiglio di Stato l'appello presentato dalla Regione Campania - con l'intervento ad adiuvandum dell'Autorità di Bacino Campania Centrale, dell'Arcadis e del Comune di Scafati - contro l'ordinanza cautelare del Tar Campania che aveva sospeso la Valutazione di impatto ambientale del Grande progetto Fiume Sarno.

Potrà così riprendere il procedimento di approvazione del progetto attraverso il completamento delle riunioni della Conferenza dei servizi che è già in atto e l'avvio della gara.
Il Grande progetto Fiume Sarno è finalizzato alla messa in sicurezza idraulica delle aree a rischio elevato e molto elevato del territorio dell'agro sarnese-nocerino per un totale di circa 835 ettari in cui vivono 44mila abitanti.

Poco più di un mese fa, all'indomani degli allagamenti che avevano interessato diverse zone dell'agro nocerino salernitano, l'appello del Presidente dell'Ordine dei Geologi della Campania Francesco Peduto : "La Campania rischia di perdere 200 milioni di euro dell'Europa per realizzare il più moderno ed ingegnoso progetto di sistemazione idraulica e di riduzione del rischio idrogeologico per il fiume Sarno - aveva dichiarato Peduto - ma a causa di opposizioni e ricorsi è incredibilmente tutto fermo mentre esondano gli affluenti e 44.000 abitanti e più di 800 ettari di terreno sono in aree a rischio elevato o molto elevato".
"I 200 milioni dell'Europa sono realtà - proseguiva Peduto - ma forse dovremo abituarci a continuare a subire allagamenti anche per il futuro visto quello che sta succedendo intorno al Grande Progetto del fiume Sarno, tra ricorsi al TAR e opposizioni di alcuni comuni. Con la realizzazione del Grande Progetto del Sarno non avremmo nessun abitante e zero ettari in aree a rischio elevato e molto elevato, in riferimento alla piena centennale; così invece rischiamo di continuare ad avere alluvioni ed allagamenti in tutta l'area, come succede da decenni, con il loro carico di danni ed a volte di vittime".


red/pc