Fonte Provincia autonoma Trento

In Trentino al via una maxi esercitazione sul Cermis

L’esercitazione per incendi boschivi di media e larga scala metterà a dura prova i circa 600 operatori che dovranno operare a circa 2mila metri di quota anche in notturna

È tutto pronto in val di Fiemme per la maxi esercitazione antincendio boschivo che si svolgerà a quasi 2mila metri di quota sabato 18 e domenica 19 maggio. Schierati per questo stress test ci saranno circa 600 operatori provenienti da diversi enti con i propri mezzi di soccorso e tecnologie avanzate in dotazione.  In questa occasione saranno coinvolte tutte le strutture operative, grazie all'iniziativa del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della provincia di Trento con la collaborazione della Federazione dei vigili del fuoco volontari, del Comune di Cavalese e l'adesione del Dipartimento nazionale. 

Obiettivo
“Le manovre antincendio in un territorio particolarmente impervio quale l’Alpe Cermis - nei territori comunali di Cavalese e Tesero, a circa 2mila metri di quota - metteranno seriamente alla prova le capacità tecniche e operative delle diverse componenti che, oltre ad occuparsi del contenimento e dello spegnimento delle fiamme, simulate attraverso dei fumogeni, saranno chiamate ad evacuare la cabinovia e le strutture ricettive, a compiere ricerche di dispersi (anche nottetempo) secondo il protocollo delle aree frequentate da grandi carnivori e ad accompagnare psicologicamente i familiari nell’attesa di notizie, oltre che a preparare i pasti e ad allestire un campo per gli sfollati” spiega in una nota la Provincia di Trento.

Imprevisti
Una difficoltà ulteriore nella due giorni sul Cermis sarà data dal fatto che gli operatori non conoscono i dettagli dell'esercitazione, in quanto le attività descritte nel progetto potranno essere sviluppate in modi e tempi diversi in base alla scelta della Direzione dell'esercitazione (Dires) e dell'Excon, l’Exercise control, che assumerà il ruolo di “cabina di regia” e potrà inserire degli imprevisti, come ad esempio l’interruzione di una strada di accesso alle aree di intervento. L’esercitazione interforze avrà lo scopo di testare il Sistema di protezione civile del Trentino nel caso in cui si verifichino incendi boschivi su media e larga scala, con l’attivazione coordinata dei modelli di intervento delle strutture operative, la gestione degli operatori e il flusso di telecomunicazioni e informazioni in emergenza. “Sarà compito delle centinaia di operatori coinvolti dimostrare concretamente le proprie competenze tecniche, insieme a un'attenzione particolare agli aspetti umani” spiegano ancora dalla Provincia. 

Dati su incendi
A spiegare qual è l'incidenza degli incendi nella Provincia è stato il presidente Maurizio Fugatti: “Negli ultimi 10 anni, ben 296 incendi hanno interessato il patrimonio boschivo del Trentino, l'origine è dolosa nel 40% dei casi, in cui sono andati persi oltre 300 ettari. Circa la metà sono stati inceneriti nel solo 2022, mentre nel 2023 sono andati persi quasi 26 ettari di bosco".

Red/cb
(Fonte: Provincia autonoma di Trento, RaiNews)