It-alert: le date dei prossimi test

Nelle prossime settimane le Regioni che non erano state ancora raggiunte dalla prima fase di test riceveranno il messaggio automatico

Ripartono i test IT-alert, nelle Regioni che non sono state raggiunte dalla prima fase di test. In particolare domani, 12 settembre 2023, saranno coinvolte nel test Friuli-Venezia Giulia, Campania e Marche. Tutti i telefoni cellulari che saranno agganciati alle celle telefoniche di queste Regioni riceveranno il seguente messaggio di test: 

Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.

Il questionario presente sulla pagina www.it-alert.it è pensato per raccogliere feedback e perfezionare il sistema dove necessario, ma non è obbligatorio compilarlo. La persona che si trova nella zona interessata dall’avviso automatico non dovrà fare niente, se non leggere il messaggio di allarme che comparirà automaticamente sul suo telefono e che lo illuminerà. Il messaggio di IT-alert resterà in primo piano fino a quando non verrà letto.

Successivamente, quando sarà operativo, il messaggio di IT-alert sarà impiegato per le seguenti tipologie di rischio nel campo della protezione civile, per consentire una comunicazione tempestiva: maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti industriali soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso); precipitazioni intense.

Le date dei test
Le date dei prossimi test saranno: 14 settembre in Piemonte, Puglia e Umbria; 19 settembre in Molise, Lombardia e Basilicata; 21 settembre nel Lazio, in Veneto e in Valle d’Aosta; 26 settembre in Liguria, Abruzzo e provincia di Trento; 13 settembre in provincia di Bolzano. 



Tra la fine di giugno e l’inizio di luglio i test erano stati svolti in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria e Emilia-Romagna.

Come funziona IT-alert
I messaggi IT-alert viaggiano attraverso cell-broadcast. Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, se acceso, può ricevere un messaggio IT-alert. Grazie alla tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-Alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall'emergenza.

Nessun problema per la privacy
Nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo trattato (raccolto, archiviato, consultato, ecc.). Infatti, la tecnologia cell broadcast consente agli operatori telefonici di inviare messaggi a chiunque – indistintamente e impersonalmente – si trovi in prossimità dell’area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio. Il sistema è unidirezionale (dall’operatore telefonico al dispositivo) e non consente di ricevere alcun tipo di dato di ritorno o feedback dai cellulari raggiunti. Ciò significa che nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene trattato in alcun modo dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’operatore telefonico di riferimento.

In relazione al sistema IT-alert, il Garante per la Protezioni dei Dati Personali ha espresso parere positivo sul sistema stesso. Il provvedimento è disponibile al seguente link.

red/gp

(Fonte: IT-Alert)