Maltempo Roma: gli interventi della ProCiv. Legambiente: 17mila abitanti a rischio

Centinaia gli interventi della Protezione Civile di Roma Capitale per il maltempo che ha causato numerosi danni alla città nel fine settimana. Legambiente rende noto che in città sono oltre 17mila le persone minacciate da rischio idrogeologico elevato

Sono oltre 170 gli interventi effettuati dalla Protezione Civile di Roma e dal Servizio Giardini tra domenica e lunedì in seguito ai danni provocati dal maltempo che si è abbattuto sulla Capitale il fine settimana appena trascorso.

In particolare sono stati 90 gli interventi per l'allagamento di strade e aree della città, 3 per frane (tutti interventi risolti) e 76 quelli finalizzati alla rimozione di tronchi d'albero e rami divelti anche al fine di favorire il ripristino della viabilità stradale. Buona parte degli interventi sono stati completati. Per fronteggiare i disagi causati dal maltempo la Polizia Municipale ha dispiegato ieri 156 unità appiedate, 14 moto, 322 pattuglie di viabilità e altre 203 impiegate in altri servizi.
Lo ha comunicato ieri una nota del Campidoglio.

Il maltempo ha infatti causato allagamenti, alberi caduti, voragini, tantissimi problemi al traffico e alla viabilità con metropolitana in tilt, bus deviati e Grande Raccordo Anulare allagato con centinaia di automobilisti bloccati davanti ad un "lago" di acqua.

Secondo Legambiente quest'ultima ondata di maltempo ha riportato nuovamente all'attenzione l'emergenza idrogeologica vissuta dalla città e che "va affrontata e risolta il più presto possibile. Sono infatti ben 1.135,6 gli ettari in R4 (rischio idrogeologico molto elevato) dove vive una popolazione di ben 17.757 abitanti solo nella capitale; ai 637,9 ettari relativi al Tevere (già di più in confronto ai 552,66 individuati in precedenza) se ne aggiungono infatti anche 497,7 sugli assi del sistema idrografico minore fatto dall'Aniene e da 13 fossi più piccoli. In totale il territorio a rischio (tra lieve ed elevato) è addirittura di 11.180,6 ettari totali, dove vive una popolazione di 231.414,2 romani" scrive l'associazione citando i dati dell'Autorità di Bacino del Tevere del 23 dicembre 2013.

"Bisogna fare in fretta e investire sulla messa in sicurezza del Tevere e di tutto il reticolo fluviale secondario - dichiara Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio - trovando nei finanziamenti europei i fondi necessari a rendere effettivi i piani di bacino approvati e a rendere sicuro l'intero territorio. C'è poi l'urgenza di mettere in atto tutte le azioni possibili di mitigazione dei cambiamenti climatici e contemporaneamente di adeguare al clima che sta cambiando le infrastrutture stradali, quelle fognarie e la rete sotterranea delle metropolitane, oltre che a fermare il consumo di suolo che impermeabilizzerebbe ulteriormente con nuove colate di cemento".


Redazione/sm

(fonte: Roma capitale, Legambiente)