(fonte: maniperlavita.it)

''Mani per la vita'': a Modena 3 giorni contro gli arresti cardiaci

Imparare o avere informazioni sulla rianimazione cardiopolmonare e l'uso del defibrillatore: questo l'obiettivo di "Mani per la Vita", manifestazione  iniziata oggi a Modena e che durerà fino sabato 18 ottobre

Inizia oggi "Mani per la Vita", importante manifestazione in programma in piazza Matteotti a Modena fino al 18 ottobre, il cui scopo è quello di sensibilizzare e fornire informazioni sulla rianimazione cardiopolmonare. Incontri, storie e dimostrazioni pratiche faranno da cornice all'evento.

Promossa dalle associazioni Gli Amici del Cuore e Conacuore, patrocinata da numerosi enti e associazioni, tra cui il Comune di Modena, l'Ausl e il Policlinico, e sponsorizzata da varie aziende ed esercizi commerciali del territorio, l'iniziativa sarà dedicata, in particolare, alla scuola, all'università e al mondo dello sport e protagonisti, saranno gli atleti, i dirigenti delle società sportive, gli studenti e i docenti, che verranno coinvolti in sessioni d'addestramento e in momenti di confronto.  

In Italia ogni nove minuti muore una persona per arresto cardiaco: 60 mila le morti in un anno, il 10% di quelle complessive. Modena è nella media con 700 decessi ogni anno. L’esito dell’intervento dei soccorsi è positivo nell’11-16 per cento dei casi. Fondamentale, nell’attesa del personale sanitario, è praticare le prime manovre di rianimazione, come il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca e, quando possibile, utilizzare il defibrillatore. Quest'ultimo è uno strumento salvavita che può essere utilizzato dal personale laico, cioè non sanitario, che abbia seguito un corso di poche ore per imparare a usarlo e per apprendere le manovre di rianimazione di base, come il massaggio cardiaco. Ecco perchè risulta di fondamentale importanza che si diffonda la cultura dell'uso di questi mezzi.

Lo strumento, inventato dal professor Bernard Lown, fornisce una scossa capace di riavviare la parte elettrica del cuore causa del fenomeno di arresto. Fino a qualche tempo fa poteva essere utilizzato solo da personale medico, mentre grazie alla legge 120/2001 può ora essere usato da qualsiasi persona adeguatamente addestrata e certificata allo scopo. I moderni defibrillatori, infatti, parlano in italiano, fanno la diagnosi, suggeriscono se è il caso di usare lo strumento salvavita e guidano l’operatore, che quindi non è tenuto a improvvisazioni.

Già da anni l’associazione Gli Amici del Cuore e il 118 di Modena soccorso organizzano programmi di informazione e formazione sul primo intervento in caso di persone colpite da arresto cardiaco. A oggi sono più di 10.000 i giovani delle classi quarte e quinte delle scuole superiori di Modena e provincia addestrati alle manovre e 2.000 le persone certificate all’uso del defibrillatore. Nella Provincia di Modena sono circa 200 i defibrillatori presenti. 

A questo link è possibile vedere il programma di "Mani per la Vita" giorno per giorno.


Redazione/sm