Fossano panoramica cittadella sanitaria PASS (foto: Coord ProCiv CN)

PASS: modello sperimentato
con successo a Fossano (CN)

Si chiama PASS, Posto di Assistenza Socio-Sanitaria, ed è a tutti gli effetti un ambulatorio di base da allestire nei campi di accoglienza post grandi emergenze con lo scopo di offrire alla popolazione colpita assistenza sanitaria a supporto del sistema sanitario territoriale

Si è svolta venerdì 12 e sabato  13 aprile presso il Presidio di Protezione Civile di Fossano (CN)   la presentazione ufficiale della nuova struttura Pass - Posto di Assistenza Socio-Sanitaria - per le maxi-emergenze: si tratta  a tutti gli effetti di un ambulatorio medico di base  da allestire nei campi di accoglienza durante una catastrofe, per supportare il sistema sanitario territoriale colpito dell'evento calamitoso.
Il PASS è stato istituito con una direttiva del gennaio 2013, e pur basandosi su esperienze pratiche e su uno studio sulle esigenze sanitarie manifestate dalle popolazioni colpite da calamità (terremoto de L'Aquila nel 2009, alluvione alle Cinque Terre, terremoto in Emilia), fino ad ora  non era stato effettuato un vero e proprio test sul campo.
L'esercitazione-pilota di Fossano è stata organizzata dall'Associazione di Volontariato UMI (Unità Medico-Infermieristica di Protezione Civile) di Cuneo, componente sanitaria del Coordinamento Provinciale Volontari di Protezione Civile di Cuneo ed ha visto la partecipazione delle altre due componenti sanitarie, l'Associazione Farmacisti Volontari di Protezione Civile e l'Unità Psicologi dell'Emergenza oltre a quella dei volontari operativi di protezione civile.

A Fossano dunque si è realizzato il primo PASS in assoluto,
un modello tutto da scoprire, sperimentare e mettere a punto senza potersi avvalere di precedenti esperienze, nemmeno a livello europeo, cui fare riferimento per modalità organizzative, soluzioni e operatività.

Nella giornata di venerdì 12 aprile si sono svolti i confronti tecnici preliminari e organizzativi, mentre  s
abato 13, dalle 9  alle 17,  ha avuto luogo l'esercitazione-presentazione pratica,  a cui hanno preso parte oltre 400 volontari appartenenti sia all'area sanitaria, sia a quella logistica.

Scopo dell'esercitazione è stato quello di valutare e verificare la logistica e la funzionalità degli insediamenti, per giungere, insieme ai funzionari del Dipartimento Nazionale, alla verifica delle rispetto delle caratteristiche fondanti del PASS, così come previste nelle disposizioni che ne hanno dato origine:

- adeguatezza delle aree e delle strutture, del loro collegamento, dei conseguenti percorsi con accessibilità e fruibilità idonee ai pazienti fragili e disabili. Il concetto basilare è che la struttura non deve e non può essere né progettata né realizzata, per quanto campale e per quanto in situazione d'emergenza, con limitazioni che impongano agli utenti un "adattamento" ad un servizio sanitario che non rispetti, per improvvisazione o per approssimazione, i criteri di professionalità, sicurezza ed adeguatezza necessari;

- tempistiche ed eventuali criticità a cui i volontari addetti alla logistica potrebbero incorrere al momento dell'installazione della struttura;

- effettiva possibilità per tutti gli operatori del PASS (dell'Unità Medico-Infermieristica, dell'Unità Psicologica, dell'Unità Farmaceutica, di altre Unità in fase di implementazione e di Corpi specifici cooperanti all'operatività sullo scenario) di prendere contatto con la struttura campale.

E l'esito di questa prima prova sul campo è stato più che positivo, come ha sottolineato  Roberto Gagna, presidente del Coordinamento Provinciale Volontari Protezione Civile di Cuneo e vice presidente regionale, che ha manifestato la propria soddisfazione, anche in considerazione dei "commenti estremamente favorevoli del Dipartimento Nazionale con cui collaboriamo da oltre 2 anni e dalla presenza di numerose istituzioni".

"Un programma tecnico che si è sviluppato in due giornate - ha affermato Elsio Balestrino, presidente dell'Unità Medico Infermieristica e dell'Unità Sanitaria Volontaria - che ci ha visti lavorare a porte chiuse venerdì con i rappresentanti del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con l'obiettivo di valutare eventuali migliorie da apportare alla struttura".

"Un lavoro esemplare - sottolinea Federico Federighi, responsabile del Servizio di Emergenza Sanitaria e Assistenza alla Popolazione del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile - che vede i volontari di Cuneo precursori anche nell'attrarre risorse e know-how preziosi".

Anche Roberto Ravello, Assessore regionale alla Protezione Civile ha accolto con entusiasmo l'iniziativa che, ha affermato "vede nel Coordinamento di Cuneo punto di riferimento a livello nazionale, motivo di grande orgoglio per tutta la regione".


Patrizia Calzolari


(fonte: Coordinamento Prov.le Volontari PC CN)