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Siracusa: si rischia disastro
ambientale per sversamento
idrocarburi

Il tubo di un oleodotto si è rotto e ha sversato nel fiume Cantera dai 300 ai 400mila litri di idrocarburi, che sarebbero giunti nel mare antistante Augusta, nel siracusano

Nalla prima decade del mese di giugno un nuovo danno ambientale legato agli idrocarburi è arrivato ad interessare il siracusano.
L'accaduto riguarda uno sversamento, stimato in 300-400mila litri, di gasolio e cherosene nel fiume Cantera, a due passi dalla foce in mare, causato dalla rottura di un oleodotto vicino dalla raffineria di Augusta-Priolo-Melilli, in provincia di Siracusa.
La perdita di idrocrburi sembra essere avvenuta nella notte tra il 6 e l 7 giugno, ma pare che ce ne si sia accorti solo l'indomani mattina in quanto, si legge su GreenStyle, non vi sarebbero meccanismi automatizzati che rilevano eventuali cali di pressione nelle condutture.

La conduttura che si è rotta collega la raffineria ISAB (LUKOIL-ERG) con la SASOL, azienda chimica sita all'interno del polo petrolchimico.
Lo sversamento del carburante è defluito dal fiume al mare antistante Augusta
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L'assessore all'Ambiente della Regione Sicilia, Alessandro Aricò, ha visitato il luogo dell'incidente pochi giorni fa: "ho voluto verificare personalmente l'emergenza ambientale in provincia di Siracusa e constato che la situazione è grave. I rischi ambientali e i pericoli per la salute dei cittadini sono altissimi se le aziende non pongono in essere tutte le precauzioni possibili e non solo le prescrizioni obbligatorie per legge".

In relzione allo sversamento è intervenuta anche Arpa Sicilia, l'agenzia regionale per l'ambiente, che, come ha spiegato lo stesso assessore, "ha verificato la continuità della fuoriuscita del liquido trasparente che sversava direttamente sul corso d'acqua, ha effettuato le analisi di laboratorio, eseguite sui campioni prelevati dal terreno e direttamente dal torrente Cantera. E' emerso che non vi è alcuna differenza tra le due matrici campionate - ha aggiunto Aricò - mentre la presenza di panne assorbenti posizionate stabilmente lungo il fiume a scopo preventivo, ha solo arginato il disastro".
I tecnici di Arpa Sicilia hanno appurato che il prodotto è fuoriuscito da un oleodotto interrato di proprietà della ISAB, dismesso da circa un anno.
"Verificheremo le responsabilità - ha concluso Aricò - ma occorre intanto far fronte insieme all'emergenza con Arpa, Capitaneria e la stessa azienda, per non incorrere in un disastro ambientale di grosse proporzioni".



Redazione/sm