(foto: YouReporter)

Tragedia di Refrontolo: il commento dei Geologi del Veneto

L'Alta Marca trevigiana, dove si colloca Refrontolo, vive un problema idrogeologico più volte evidenziato dai Geologi. Gli stessi adesso avanzano alcune proposte per dare maggior sicurezza al territorio

"La tragedia di Refrontolo si colloca al centro di un problema idrogeologico più volte evidenziato e che coinvolge tutta l'area collinare dell'Alta Marca trevigiana. I terreni che costituiscono l'impianto geologico del Montello, sono resi oggi ancora più fragili dall'azione intensiva dell'uomo che, riscontrandone il pregio sotto il profilo enologico, in particolare per la coltivazione del pregiato prosecco, interviene massicciamente con sbancamenti per nuovi impianti di vigneti. Se a questo aggiungiamo l'incuria dei boschi e i cambiamenti climatici che portano sempre più spesso ad avere a che fare con le cosiddette 'bombe d'acqua', il pericolo per chi abita quelle zone diventa una certezza" ha spiegato Paolo Spagna, Presidente dei Geologi del Veneto, on merito all'esondazione del torrente Lierza che sabato notte ha invaso il tendone della festa della Pro Loco uccidendo 4 persone.

"Già all'inizio dell'anno - ha sottolineato Spagna - il paese di Refrontolo era stato messo in allarme per alcune frane che avevano causato l'esondazione del torrente Lierza e l'allagamento del parcheggio del Molinetto. Un evento che avrebbe dovuto far riflettere sulla pericolosità dei luoghi e pensare alla proposta che da alcuni anni stiamo lanciando al mondo politico sulla necessità di portare in porto la proposta di legge sul 'Geologo di zona' ".

Secondo Spagna ciò che può essere fatto adesso è "predisporre un piano di accertamento e verifica di tutta la fascia pedemontana trevigiana, inserirla in un progetto di sistemazione idrogeologica complessiva e chiedere le risorse necessarie al Governo, nell'ambito dei fondi messi a disposizione per il Dissesto Idrogeologico. Nell'immediato, Provincia di Treviso e Regione del Veneto dovrebbero allestire un sistema di monitoraggio delle situazioni franose più pericolose e predisporre un Piano di Protezione Civile per intervenire sia in fase preventiva che nell'immediatezza dell'evento".


Redazione/sm

(fonte: CNG)