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A Forlì il Centro Unificato Provinciale di Protezione Civile

Un luogo in cui contemporaneamente si gestiscono e monitorano le emergenze. Priolo: “Concentrare in un solo luogo tutte le strutture è garanzia di efficacia”

Gestire e monitorare le emergenze in un unico luogo. Tutto ciò è stato reso possibile nel Centro Unificato Provinciale (Cup) di Protezione civile di Forlì. La sua nascita è dovuta ad un accordo siglato a inizio 2023 da Regione e Prefettura per la costituzione di un’unica struttura, composta dal Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) e dalla Sala Operativa Provinciale Integrata (Sopi), presso il Centro Unificato Provinciale di Protezione civile, che è anche sede del Coordinamento del volontariato.

Un modello di efficacia
“Concentrare in un solo luogo tutte le strutture competenti a intervenire in caso di emergenza è garanzia di un livello elevato di integrazione e, quindi, di maggiore efficacia delle decisioni assunte- ha sottolineato durante la visita Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile-. È fondamentale per assicurare la direzione unitaria dei soccorsi e coordinare gli interventi, evitando duplicazioni e sovrapposizioni di competenze. L’obiettivo- ha concluso la vicepresidente- è replicare lo stesso modello in tutte le province dell’Emilia-Romagna”.

Chi ci lavora
Per quanto riguarda l’utilizzo, le sale destinate alla Sopi vengono comunque utilizzate anche in situazioni di “normalità”: sono destinate, infatti, ad associazioni di volontariato che si sono impegnate a renderle libere in caso di emergenza, proprio per ospitare le “funzioni” attivate dal Prefetto. Al Centro Coordinamento Soccorsi e alla Sala Operativa Provinciale Integrata partecipano tutti gli enti e le strutture operative del sistema provinciale e regionale di Protezione civile: oltre ai promotori dell'intesa, Regione e Prefettura, sono coinvolti quindi Provincia, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, esercito, Capitaneria di Porto di Ravenna - Ufficio circondariale marittimo di Cesenatico, autorità idrauliche, gestori dei servizi essenziali, 118, Ausl e volontariato. In particolare, la Sala operativa raccoglie, verifica e diffonde le informazioni relative all’evento emergenziale e alla risposta da parte della Protezione civile, attraverso il raccordo costante con i diversi Centri operativi comunali attivati sul territorio, i Centri Sovracomunali e la Sala operativa regionale.

(Fonte: Regione Emilia-Romagna)