Alluvioni e frane in Brasile:
sono più di 650 le vittime

Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime delle alluvioni in Brasile. Per Margareta Wahlstrom (Nazioni Unite) manca un efficace piano di emergenza

Si è ulteriormente aggravato il bilancio delle vittime delle alluvioni che hanno colpito il Brasile la settimana scorsa: le vittime sono già più di 650, 13 mila gli sfollati e ancora un centinaio i dispersi. Si tratta del peggior disastro naturale che si sia mai verificato in Brasile, e secondo Margareta Wahlstrom, assistente del segretario generale delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio da calamità naturali, la situazione è stata ulteriormente aggravata dalla mancanza di un efficace piano d'emergenza.

Le piogge torrenziali sono iniziate durante la notte di lunedì scorso, causando l'ingrossamento dei fiumi, la rottura degli argini in diversi punti e smottamenti e frane in particolare nella regione Serrana, nello stato brasiliano di Rio de Janeiro. E mentre continua a piovere proseguono le ricerche dei dispersi, qualche volta anche con esito positivo: è di oggi la notizia - resa nota da 'O Globo' -  del salvataggio di un uomo e del figlio di 6 mesi, trovati ancora vivi sotto le macerie di una casa crollata dopo 15 ore.

Questa mattina il presidente brasiliano Dilma Rousseff ha annunciato la creazione di un piano per la prevenzione dei disastri climatici, sottolineando che sono almeno 500 le aree a rischio nel Paese, dove vivono oltre cinque milioni di persone. Nei giorni scorsi la Rousseff, in visita nei luoghi colpiti dal disastro, aveva annunciato anche lo stanziamento di un fondo speciale; tuttavia non sono mancate le polemiche e le accuse rivolte al governo di non aver mai sbloccato i fondi per la sistemazione e la messa in sicurezza della zona, considerata a rischio idrogeologico.

"In Brasile c'è ancora molto da fare in termini di pianificazione urbana" - ha dichiarato la Wahlstrom - "I Governi devono lavorare a fianco della popolazione e proibire le costruzioni in aree a rischio. I regolamenti esistono, ma non vengono rispettati".



Elisabetta Bosi