E' rinviato l'ultimo giorno di Calais

Per questa sera era previsto lo sgombero della "Giungla", la bidonville che ospita oltre 5.000 migranti e da cui parte l'Eurotunnel, sogno di molti fra siriani, iracheni, afgani ed eritrei. Secondo il ministro dell’interno francese Cazeneuve si sarebbe trattato di uno sgombero “umanitario” ma per ora il Tar non si è espresso

Si tratta di una vera e propria città, ai confini del mondo (o "della realtà", per evocare una famosa serie televisiva degli anni Cinquanta), con migliaia di "citoyens" mai censiti ma presumibilmente variabili tra i 5.000 e i 7.000. Vengono da Siria, Iraq, Afghanistan, Eritrea, e sognano di arrivare in Inghilterra. Dal loro sogno, quindi, sono separati da un lenzuolo di mare o dal tunnel che viene presidiato, notte e giorno, dai militari in tenuta antisommossa. Dieci i chilometri che separano l'insediamento di Calais dall'ingresso dell'Eurotunnel, percorsi quotidianamente dai migranti con il miraggio di poter accedere a un bus navetta verso la libertà. Che significa l'accoglienza britannica, la possibilità di trovare un lavoro e di accedere al welfare. All'interno della "giungla" ci sono negozi improvvisati, pub multiculturali, barbieri di strada e molto altro, per rendere lo stazionamento in questa cittadina della Francia del Nord un po' meno surreale e dolorosa di quanto non sia già. Questa sera sarebbe scaduto l'ultimatum della prefettura per l'evacuazione dei migranti di una parte di questo insediamento, prima dell'arrivo delle ruspe. Il ministro dell'Interno aveva assicurato che a tutti sarebbe stata proposta un'alternativa tra container e centri d'accoglienza ma, secondo le Ong che lavorano sul territorio, i posti letto non sarebbero bastati comunque. Di queste ore è la notizia che, di fatto, rinvia lo sgombero: il tribunale amministrativo di Lille ha deciso di posticipare la decisione sulla legittimità dell'intervento, annunciato la settimana scorsa dalla prefettura. L'annuncio potrebbe quindi dare una tregua al popolo di Calais, fino al prossimo provvedimento.

red/lg