Il Giappone si è spostato
E' 2,5 metri più a est

Le conseguenze del terremoto che ha sconquassato il Sol Levante sono ben visibili dal satellite: il Giappone si è spostato verso est

Il Giappone si è spostato di circa 2,5 metri verso est per colpa del terremoto di magnitudo 9 che lo ha colpito l'11 marzo scorso. La notizia, che è indicativa della potenza del sisma, è stata diffusa attraverso il sito dell'Esa (l'Agenzia Spaziale Europea): si tratta di una misurazione eseguita da un gruppo italiano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Finora - sostengono gli scienziati - è la misurazione più precisa, in quanto si basa sul confronto di 13 immagini consecutive raccolte dal satellite europeo Envisat. Altre misure sono state eseguite in modo autonomo da altri gruppi di ricerca europei e americani, basate soprattutto su dati Gps. "La costa orientale della più grande isola del Giappone, Honsu, si è spostata verso Est e si è abbassata, mentre è avvenuta una deformazione minore verso Ovest", ha detto il coordinatore della ricerca italiana, Salvatore Stramondo.

Lo spostamento è avvenuto per una larghezza di circa 900 chilometri e su una larghezza di 200 chilometri, provocando spaccature e rottura dovute allo stiramento della superficie. In alcuni punti dell'isola, ha spiegato ancora Stramondo, la deformazione misurata con i dati Gps è arrivata a punte massime di circa 4 metri.

"Se l'epicentro del terremoto fosse stato sulla terraferma - ha detto Stramondo - lo spostamento sarebbe stato decisamente maggiore, ben superiore a 5 metri".

La tecnica utilizzata dai ricercatori, basata su immagini radar, si chiama "InSar" (Interferometria radar ad apertura sintetica) e ha combinato le immagini dello stesso punto della superficie, riprese dai satelliti prima e dopo il terremoto in modo da evidenziare spostamenti di pochi millimetri.

Red.gz