(foto Olivier Grunewald)

Indonesia: il vulcano Kawah Ijen erutta lava blu

Il vulcano Kawah Ijen in Indonesia erutta lava che di notte diventa blu fosforescente e di giorno è rossa intensa. La natura del fenomeno è da far risalire alla grande quantità di zolfo presente in loco

A prima vista potrebbe sembrare di aver preso una navicella spaziale ed essere approdati su Pandora, circondati da una realtà blu e fosforescente. Eppure così non è, e l'insolito fenomeno è tutto terrestre: in Indonesia, ad est di Java, il vulcano Kawah Ijen erutta lava blu.
Il fenomeno si riempe di un aspetto ancor più fiabesco nel momento in cui si scopre che la lava di giorno assume un colore rosso intenso e di notte invece diventa blu fosforescente.


La spettacolarità di questo vulcano è da far risalire alla presenza di zolfo sia all'esterno del vulcano sia nella lava stessa. Sul fondo del cratere infatti si trova un lago le cui acque contengono alti livelli di acido solforico che influiscono sul materiale vulcanico.

Le fotografie che si trovano in rete appartengono a Olivier Grunewald e Regis Etienne, due appassionati di vulcani. I due
hanno trascorso circa 30 notti vicino al vulcano per poter filmare e fotografare la straordinaria lava blu, il che ha richiesto l'utilizzo di maschere antigas e di attrezzature che possono essere utilizzate in condizioni estreme. I fumi rilasciati dal vulcano e dal lago sono tossici e corrosivi.

Se però da un lato il fenomeno mostra un fascino e una meraviglia unici, dall'altro nasconde una dura realtà: la gente del luogo ha come unico mezzo di sostentamento lo sfruttamento di questa miniera naturale di zolfo. I minatori infatti hanno costruito tubi di ceramica sui fianchi del vulcano nei quali scorre la lava fosforescente fino a raggiungere un punto di raccolta dove viene lasciata raffreddare. Da questo magma raffreddato viene estratto lo zolfo che viene poi venduto in blocchi.

I lavoratori però operano in questa realtà estrema senza maschere antigas, inalando dunque i fumi tossici rilasciati dalla lava, senza dispositivi di sicurezza e a temperature molto molto elevate. I blocchi di zolfo, di peso compreso tra gli 80 e i 100 kg, vengono trasportati con le sole forze dei minatori e molto spesso lo scotto pagato per il lavoro è la vita o la salute stessa.


Redazione/sm