Mississippi, paura per la piena
Colpito il sud degli Stati Uniti

Da più di 70 anni il Mississippi non raggiungeva livelli così alti; allerta sopratutto a Memphis (Tennessee) e in Lousiana

Dopo le tempeste e i tornado delle scorse settimane, ora nel sud degli Stati Uniti sono tutti in allerta per la piena del Mississippi, già esondato in diversi punti. Particolarmente critica la situazione soprattutto in Lousiana e a Memphis, in Tennessee, dove il rischio di un'esondazione grave del fiume, che ha già raggiunto i suoi livelli record e in diversi punti allagando le campagne, è concreto; sono almeno 1300 le case già evacuate, mentre la Guardia Nazionale sta rinforzando gli argini del fiume.

Da più di 70 anni il Mississippi non raggiungeva livelli così alti: il record di altezza del terzo fiume più lungo del mondo è di 14,8 metri ed è stato raggiunto nel febbraio del 1937 durante una delle peggiori inondazioni della storia. Nel Tennessee, a causa delle abbondanti piogge delle ultime settimane la portata del fiume è già di 14,58 metri, 4 oltre il livello di guardia, ma secondo le previsioni del Noaa, la National Oceanic and Atmpospheric Administration, nei prossimi giorni potrebbe arrivare intorno ai 19,50 metri. Secondo le autorità e gli ingegneri militari però le dighe dovrebbero reggere alla piena; pronti comunque oltre 20 mila sacchi di sabbia, nel caso in cui gli argini non resistano al peso dell'acqua.

Gravi danni anche in Louisiana, dove è ancora forte il ricordo dell'alluvione provocata dall'uragano Katrina. Nel tentativo di tenere le acque del fiume sotto controllo, a circa 30 chilometri da New Orleans una chiusa del Mississppi è stata aperta, per diminuire la pressione del fiume e dirottarla sul Lago Pontchartrain.

E mentre i soccorsi diventano ogni giorni più difficili, a causa della quantità di strade chiuse perché allagate, nei giorni scorsi si è fatta anche largo la paura per le centrali nucleari presenti sul territorio interessato dal rischio inondazioni: per precauzione, tre reattori potrebbero essere spenti.




Elisabetta Bosi