(fonte foto: notiziarioitaliano.it)

Maltempo, disastro nel trevigiano: 4 morti e diversi feriti per esondazione a Refrontolo

Il torrente Lierza è esondato all'improvviso, travolgendo un centinaio di persone radunate ad una festa a Refrontolo nella notte tra sabato e domenica appena trascorsi. 4 persone sono morte e si contano diversi feriti

"Disastro nel trevigiano" così titola la Regione Veneto nel dare notizia della tragica alluvione che ha colpito Molinetto della Croda di Refrontolo, paese in provincia di Treviso, nella notte tra sabato 2 e domenica 3 agosto.

Il bilancio di questa fortissima ondata di maltempo infatti conta quattro morti e almeno 20 feriti tra i partecipanti ad una festa paesana travolti dall'esondazione del torrente Lierza.

La valanga di acqua, fango e detriti è arrivata dopo un temporale improvviso e intensissimo che ha portato il torrente a straripare. L'ondata è poi arrivata in paese spazzando via gli stand e travolgendo un centinaio di persone, strutture a automobili. Per 4 uomini non c'è stato scampo, mentre al momento sono sei i feriti ricoverati ancora in ospedale. A quanto si apprende dalla Regione, sarebbero due i feriti più gravi, uno dei quali in rianimazione a Treviso.

Impegnati nell'intervento 40 Vigili del Fuoco con il nucleo sommozzatori di Vicenza, squadre Saf (speleo-alpino-fluviali) e Carabinieri. Alle ricerche delle persone trascinate a valle dall'ondata del fiume hanno partecipato anche 57 uomini del Soccorso Alpino con 3 unità cinofile.

Un fascicolo d'inchiesta è stato aperto come atto dovuto dalla procura di Treviso sulla tragedia di Refrontolo. Al momento non risultano indagati o ipotesi di reato specifiche.

"Ho già decretato lo stato di emergenza, chiederemo al Governo di fare la sua parte per questa tragedia. È stata una bomba d'acqua senza precedenti, che ha provocato un disastro, un piccolo Vajont". Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha commentato il disastro nel trevigiano durante la sua visita immediatamente all'indomani della tragedia. "La concausa evidente è che si è creata un'ostruzione del torrente che ha dato vita a una diga naturale, probabilmente creata dai rami e da tutto quello che scende nei torrenti durante i temporali, tra cui balle di fieno giganti. Quando la diga si è rotta ha liberato 4-5 metri di acqua di altezza - spiega Zaia -. C'è stata una devastazione di mezzi fino a 1 km dal fiume, un disastro". "Dopo un'ora eravamo qui con 400 uomini e una colonna di ambulanze. I soccorsi sono stati tempestivissimi", ha aggiunto il governatore.
"La zona dove ci sono stati i morti non è stata una zona di temporale, che era poco più a nord, a circa 1,5 km - ha precisato Zaia -. Le segnalazioni c'erano, ma vai a capire dove poi si scarichi la bomba d'acqua. Noi speriamo che non se ne scarichino più. Ieri è stata una cosa imprevedibile. Sfido chiunque a dire che si potessero chiedere ai meteorologi previsioni così puntuali e soprattutto che avessero previsto così tanta acqua".



(video: Regione Veneto - dichiarazione Presidente Luca Zaia)

Cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime sono stati espressi dal Governo e dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha inoltre espresso la propria solidarietà e l'augurio di pronta guarigione ai feriti. Napolitano ha poi manifestato vivo apprezzamento a quanti si sono impegnati nelle difficili operazioni di soccorso.
"Un dramma del genere deve far riflettere sulla fondamentale importanza della messa in sicurezza del territorio, ma soprattutto delle politiche di prevenzione per rispondere alla fragilità strutturale del suolo italiano" ha invece sottolineato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.
La Regione Veneto ha infine comunicato che tutti i 579 Comuni del Veneto saranno a lutto.


Redazione/sm