Colpo di coda

Il numero uno della Protezione Civile sta per abbandonare il timone, come già anunciato da tempo. Intanto però chiede al governo la rimozione dei sindaci del napoletano coinvolti nell'emergenza rifiuti

E' il colpo di coda finale, prima della quiete. Guido Bertolaso sta per andarsene in pensione: vorrebbe fare il volontario in Sudan e rimettere mani a bisturi e pinzette, gli strumenti propri del suo mestiere, il medico. Nel frattempo però ha in animo di lasciare un segno tangibile del suo passaggio. Dopo la riforma della Protezione Civile con un decreto legge ad hoc, altra mossa di Bertolaso sarebbe punire i sindaci del napoletano responsabili dell'emergenza rifiuti dei mesi scorsi. Un gesto dimostrativo, tipico dei regnanti: chi sbaglia paga a caro prezzo, con il posto. Lo riporta La Stampa, in un articolo in cui si dà conto di un colloquio con il ministro dell'Interno Roberto Maroni, a cui avrebbe avanzato questa proposta. Sulla carta una possibilità remota: è vero che i sindaci sono i primi responsabili delle iniziative di Protezione Civile durante un'emergenza; ma è altrettanto vero quella del "primo cittadino" è una carica elettiva: difficile quindi che con un colpo di spugna si decida di azzerare il voto popolare.

Ma l'ipotesi è suggestiva e allo stesso tempo indicativa. Di un profilo, quello di Bertolaso, in continua ascesa, anche nel momento dell'abbandono. Il Dipartimento di Protezione Civile è intanto ad una svolta: se le intenzioni si tradurranno in pratica, a breve sarà scorporato. Al settore privato, tramite una s.p.a saranno affidate le opere di ricostruzione, con la possibilità di appaltare a terzi la gestione lavori. Alla parte pubblica e ai volontari spettarebbe invece il soccorso.

(red.)