Dal Quirinale 200mila
euro per i terremotati

Il Quirinale si è impegnato a versare circa 200mila euro per i terremotati, cifra pari a quanto speso per il ricevimento del 1° giugno. Non è però noto il dato della spesa effettuata per la parata del 2 giugno

Sul sito del Quirinale, in data 5 giugno 2012, viene pubblicato un documento (titolo: Lettera del Segretario Generale Donato Marra al Presidente del Codacons) nel quale si dà notizia delle spese sostenute dallo Stato per il ricevimento del 1° giugno, avvenuto nei giardini del Quirinale, per le celebrazioni della Festa della Repubblica.
Le celebrazioni della Festa del 2 giugno, ci hanno precisato direttamente dal Quirinale, avvengono in due giornate: il ricevimento del 1° giugno e la parata del 2 giugno. Il comunicato che riportiamo integralmente si riferisce unicamente alle spese sostenute per il ricevimento nei giardini del Quirinale.

"In relazione alla vostra (del Codacons n.d.r.) richiesta di rendere pubbliche le spese sostenute per il ricevimento del 1° giugno al Quirinale, si forniscono i seguenti elementi di informazione.

Il costo del ricevimento nella versione originaria, già ridimensionata rispetto alle precedenti edizioni in considerazione della difficile situazione economica del Paese, ammontava complessivamente a 199.470 euro, comprese le spese per il servizio, gli allestimenti e le coperture.

Il successivo ulteriore drastico ridimensionamento del buffet disposto in segno di partecipazione ai lutti e alle sofferenze delle popolazioni colpite dal sisma non poteva esentare l'Amministrazione dall'obbligo di compensare le prestazioni già eseguite, ma ha comunque consentito un ulteriore taglio di 6.000 euro grazie alla rinuncia ad alcuni compensi, compresi quelli relativi al recesso, da parte della ditta cui è stato affidato il catering (la spesa dunque dovrebbe essere stata di 193.470 euro n.d.r.).

La composizione del buffet definitivamente offerto ai partecipanti al ricevimento è stata la seguente: crostini, canapés, panini, focaccine, formaggi (mozzarelle e ricotta del coordinamento "Libera" - associazione che lavora nelle terre confiscate alla mafia n.d.r. - , provola, parmigiano), cous-cous di verdure del coordinamento "Libera", frutta, bevande (vini del coordinamento "Libera", prosecco, succhi di frutta, acqua minerale).

Le provviste già acquisite e rimaste inutilizzate sono state donate al Banco alimentare di Roma.

Si ricorda infine che tutti i partecipanti al ricevimento sono stati invitati ad effettuare un versamento in favore delle popolazioni terremotate su un conto corrente bancario del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica dedicato allo scopo (IBAN IT 69 K 01005 03366 000000000801). Su tale conto saranno versate altresì le offerte dei Consiglieri del Presidente e dei dipendenti. L'Amministrazione provvederà altresì a versare sul medesimo conto un importo pari alle spese sostenute, che sarà finanziato con tagli di altre voci del bilancio interno".

Sembrerebbe dunque, leggendo l'ultimo capoverso del suddetto documento, che il Quirinale si sia impegnato a versare una quota di circa 200 mila euro a favore delle popolazioni terremotate, e che gli invitati al ricevimento, di cui si presume un numero consistente, siano stati invitati a fare a loro volta un versamento, al momento però non si ha notizia se gli invitati abbiano effettuato o meno tale versamento.

Non si sa però quanto sia stato speso per la parata del 2 giugno, e stando a quanto dichiara il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) è un dato che, sia in relazione alla spesa dell'anno scorso, sia a quella di quest'anno, il Quirinale non rende pubblico.

Alla lettera pubblicata dal Quirinale il Codacons ha poi prontamente risposto quanto segue:

""Ci fa piacere sapere che le spese per il ricevimento al Quirinale in occasione della festa del 2 giugno siano state quest'anno ridimensionate in segno di partecipazione ai lutti e alle sofferenze delle popolazioni colpite dal sisma, ma la Presidenza della Repubblica continua a non rispondere alla nostra domanda: quanto ha speso lo Stato per le celebrazioni del 2 giugno dello scorso anno".
Così il Codacons, attraverso il Presidente Carlo Rienzi, replica alla nota diffusa oggi (5 giugno 2012 n.d.r.) dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra.
"Il 30 giugno dello scorso anno abbiamo presentato una formale istanza d'accesso al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, in cui si chiedeva di conoscere, tra le altre cose, la spesa sostenuta dal nostro paese per l'ospitalità fornita a oltre 80 delegazioni straniere giunte a Roma in occasione della festa del 2 giugno del 2011, alloggiate presso hotel di prima categoria nonostante la fase di grave crisi economica che stava vivendo l'Italia - spiega Rienzi - La Presidenza della Repubblica ha opposto un netto rifiuto, giustificando tale diniego con la seguente affermazione "i documenti di cui viene richiesta l'ostensione dovrebbero essere esclusi perché "inaccessibili", per motivi attinenti alla sicurezza, alla difesa nazionale, all'esercizio della sovranità nazionale ed alla continuità e alla correttezza delle relazioni internazionali".
"Di fronte al rifiuto del Quirinale e al fine di garantire massima trasparenza ai cittadini, abbiamo presentato formale ricorso, e il prossimo 19 giugno la IV sezione del Consiglio di Stato deciderà se la Presidenza della Repubblica debba o meno informare gli italiani su quanto sia costato al nostro paese ospitare lo scorso anno le delegazioni straniere in occasione delle celebrazioni del 2 giugno" - conclude Rienzi".




Redazione/sm
Fonti: Quirinale, Codacons