"Acqua č vita": costruito un
pozzo a Lavié Alloh in Africa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un aggiornamento circa il progetto "Acqua è vita" che ha previsto la costruzione di un pozzo a pannelli solari in un villaggio africano, Sabato è stato presentato l'esito del progetto, a chiusura dello stesso, con una conferenza stampa

L'Associazione di volontari della Protezione Civile "La Chintana" di Morano sul Po (AL) è stata protagonista di una bella iniziativa benefica presentata alla popolazione sabato 8 settembre 2012 alle ore 10.30 in una conferenza stampa presso la Sala polifunzionale ‘Bazzano' del paese monferrino.
Durante la conferenza si è voluto illustrare il completamento del progetto "Acqua è vita": la costruzione, cioè, di un pozzo a 65 m. di profondità con una cisterna da 15.000 litri, alimentato da 12 pannelli solari, per fornire acqua potabile al villaggio africano di Lavié Alloh in Togo.

La storia del progetto è stata illustrata da Michele Sponton (presidente dell'Associazione) e dai due artefici materiali, Valerio Marchesini e Giusto Podda, i quali hanno ricordato come tale iniziativa benefica - definita «un'avventura» - abbia avuto lontane radici, a loro volta inserite in un altro progetto umanitario. Nel 2007, infatti, durante la presenza a Kpalimé dell'Associazione per la realizzazione di una scuola, sorse l'incombente necessità di fornire acqua potabile al villaggio di Lavié Alloh, privo di qualsiasi servizio e distante 2 km dal fiume. Venne allora pensato un acquedotto (proporzionato alle 1200 anime del villaggio) a pannelli solari in modo da rendere più agevole ed economica la manutenzione.
La ricerca della falda acquifera su cui creare il pozzo nel villaggio africano non fu subito un'impresa semplice, tanto che dopo diversi tentativi si decise di ricorrere all'aiuto di un rabdomante locale, il quale, in disaccordo con il geologo del progetto, indicò un punto preciso in cui forare. Grazie alla decisione, azzardata ma al tempo stesso fortunata, di seguire le indicazioni date dal rabdomante venne trovata una falda da 5000 l/h, che permise dunque di dare il via alla costruzione del pozzo.

«Ciò che lo distingue da altri progetti - ha sottolineato il presidente Sponton - è la nostra volontà non di andare ‘a fare', ma di ‘fare con loro': questa è la diversità; è il fatto di far lavorare tutte le persone che sono lì. Il far lavorare le aziende là è un plus del progetto».

Finanziatrice principale di "Acqua è vita", per una cifra di 60.000 €, è stata l'A.ato6 alessandrino - Autorità d'ambito territoriale ottimale - (assieme all'ato2 Vercelli Biella Casale, La Chintana onlus e la Direzione della Scuola primaria di Kpalimè), rappresentata da Giuseppe Ruggero. Lo stesso Ruggero ha posto l'accento sulla dimensione ‘comunitaria' di quest'opera in quanto finanziata dall'intera comunità alessandrina mediante il pagamento delle bollette. Una parte delle fatture sul consumo dell'acqua della provincia di Alessandria infatti va di norma all'A.ato6 che gestisce il contributo ricevuto e ne destina una parte a progetti umanitari nel mondo. Uno di questi è stato appunto il progetto "Acqua è vita".

Questo progetto, ha spiegato ancora Sponton, oltre ad aver aperto la strada a costruzioni di altri finanziatori (come, ad esempio, un dispensario medico), ha stimolato i volontari de "La Chintana" ad impegnarsi per costruire, in futuro, «una rete idrica all'interno del villaggio per portare in più punti l'acqua ampliando il raggio d'azione».


Al termine della conferenza stampa, durante la proiezione di immagini, è stato consegnato a Ruggero e all'A.ato6 un certificato di ringraziamento del direttore della scuola primaria di Lavié Alloh e del capo villaggio a nome di tutta la comunità.



Mattia Rossi