fonte foto: CNSAS Lombardia

La montagna è di tutti: il Cnsas si esercita nel soccorso ai disabili

Un'esercitazione unica nel suo genere: il Soccorso alpino e speleologico lombardo ha simulato un intervento di recupero di persone con disabilità motorie rimaste bloccate sulla seggiovia Baredello, nel comprensorio Aprica - Corteno Golgi (SO). Riceviamo e pubblichiamo il resoconto

Chi ama la montagna sceglie di affrontare sfide continue, per mettere alla prova i propri limiti e superarli. Il CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) organizza di frequente per i propri iscritti esercitazioni che simulano gli interventi più probabili, in modo da aggiornare e condividere tecniche e procedure. L'evacuazione di impianti a fune fa parte di queste esperienze ma quella che si è svolta ieri nel comprensorio Aprica - Corteno Golgi (SO) ha introdotto un elemento di novità: l'attenzione nei confronti delle persone con disabilità motorie.
I figuranti erano bloccati per un finto guasto sulle cabine della seggiovia Baradello e i responsabili dell'esercitazione hanno ipotizzato anche la presenza di attrezzature specifiche, come per esempio una attrezzatura monosci per disabili sitting o altri dispositivi.
Che cosa potrebbe accadere in questi casi? La prova pratica ha dimostrato che non ci sono differenze sostanziali rispetto agli interventi messi in atto finora: le persone diversamente abili possono continuare a utilizzare gli impianti e a salire in quota, per praticare sport o per turismo, senza temere complicazioni. L'esercitazione ha anche avuto la supervisione di Mauro Bernardi, atleta bergamasco che da anni si occupa di queste tematiche, in relazione soprattutto al mondo dello sport, e di un istruttore nazionale del CNSAS. Il risultato dell'esercitazione è stato positivo per la Stazione di Aprica del CNSAS Lombardo, che ha ideato una iniziativa unica per ora a livello nazionale, per la società di gestione degli impianti del Baradello, che ha messo a disposizione le strutture, per la scuola di sci FullSky di Aprica, che si occupa anche di corsi specifici per persone con disabilità. Perché la montagna è di tutti.


testo ricevuto da:
Daniela Rossi - Addetto Stampa SASL (Soccorso alpino e speleologico lombardo)

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