Alluvione Lentigione 4 anni dopo: cosa è stato fatto e cosa rimane da fare

A distanza di quattro anni dall'alluvione che sconvolse il piccolo comune reggiano di Lentigione, abbiamo intervistato il presidente del Comitato cittadino Alluvione Lentigione per fare il punto della situazione

12 dicembre 2017, una data che a Lentigione, frazione del Comune di Brescello, nel reggiano, segna lo spartiacque fra il “prima” e il dopo” l’alluvione.
Quella mattina, in seguito a giorni di forti precipitazioni, l'argine destro del fiume Enza ruppe a Lentigione, riversando circa 10 milioni di metri cubi di acqua sull'abitato circostante.
Disastrose le conseguenze: danni stimati in circa 105mln di euro, inondati il Il centro abitato e la zona industriale, 1157 gli sfollati. L'alluvione ha causato anche una vittima indiretta, un anziano deceduto a causa di un attacco cardiaco sopraggiunto dopo aver spalato il fango dalla propria abitazione.

L'inchiesta
In seguito all’alluvione è stata aperta un’inchiesta per valutare eventuali responsabilità: tre persone, funzionari con diverso gradi di Aipo, l’agenzia interregionale del fiume Po che si occupa di sicurezza idraulica, demanio idrico e navigazione fluviale, devono oggi rispondere in concorso di “alluvione colposa".
Secondo il pm, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio, l’evento si sarebbe verificato per via di mancata manutenzione, per aver sottovalutato la piena e per il mancato rinforzo del punto più basso dell’argine (denominato corda molle) con sacchi di sabbia. La prossima udienza del processo è fissata per il 3 marzo 2021.

La costituzione di un comitato cittadino
In seguito all’alluvione prese vita il Comitato Cittadino Alluvione Lentigione, un comitato di volontariato civico formato da cittadini - apolitico e senza scopo di lucro,- che promuove iniziative utili alla salvaguardia e alla tutela del territorio.

Un nuovo contratto di fiume
A inizio 2021 inoltre si è costituito il “Contratto di fiume del torrente Enza", che coinvolge Autorità di bacino, consorzi di bonifica, 25 Comuni, enti territoriali e lo stesso Comitato, e che intende promuovere iniziative per consolidare comunità fluviali resilienti, riparando e mitigando, almeno in parte, le pressioni dovute a urbanizzazione sregolata o a mancanza di infrastrutture idonee, e per studiare strategie condivise e mettere in campo azioni per la gestione e l'uso delle acque.

Un progetto per un nuovo invaso
Attualmente la Regione Emilia-Romagna ha allo studio un progetto per la realizzazione di in nuovo invaso sull’Enza (in località Vetto), che dovrebbe sia far fronte sia al pressante problema della scarsità idrica della Valle dell’Enza sia garantirne sicurezza idraulica.

All’indomani dell’alluvione il nostro giornale intervistò Edmondo Spaggiari, presidente del Comitato Alluvione Lentigione. Lo abbiamo ricontattato oggi per capire cosa è stato fatto e cosa rimane da fare.

Spaggiari, com’è la situazione a oggi Lentigione?
Dopo quattro anni stiamo tornando lentamente alla normalità. C'è ancora tanto da fare e questo Covid non ha semplificato la vita. Comunque lo scorso 25 settembre la chiesa dopo un lungo restauro ha finalmente riaperto e il Comune, a inizio novembre, ha iniziato i lavori per il parco per il quale verranno utilizzati i fondi confluiti  alla Provincia di Reggio Emilia, grazie a  una raccolta iniziata subito dopo l'evento alluvionale.

E i finanziamenti regionali?
Per quanto riguarda i risarcimenti alle abitazioni civili tutte le pratiche sono state chiuse ed andate a buon fine. La Regione ha erogato anche finanziamenti per i veicoli danneggiati: anche questi fondi sono arrivati, purtroppo però non tutti hanno potuto usufruirne per via di "paletti" burocratici nello sviluppo delle pratiche di rimborso. Certo è che ci mancano ancora parecchi soldi per il risarcimento di quanto non è stato coperto dai fondi erogati, e speriamo di recuperarli queste somme grazie ad un esito positivo del processo.
Altri fondi pervenuti da donazioni sono ora depositati nel conto corrente del Comitato e verranno utilizzati per le finalità legate all'evento.

Cosa si è fatto nel frattempo in tema di prevenzione?
Noi come comitato abbiamo continuato ad interagire con AIPO, Protezione Civile e AdbPo chiedendo interventi per la Sicurezza. Di fatto sono stati effettuati una pulizia della vegetazione ripariale nell'alveo dell' Enza dal ponte di Sorbolo a Mane e alla confluenza con il Po e qualche intervento d'emergenza sulle arginature delle sponde reggiana e parmigiana. Inoltre è stato inserito un sensore al ponte della via Emilia a Sant'Ilario ed è stato pulito l'alveo in qualche punto sopra Sant'Ilario fino a Cerezzola e, all'ingresso della cassa di espansione di Monte, a Montecchio, sono stati fatti lavori di pulizia e qualche intervento di risanamento.

Quali attività porta avanti oggi il comitato?
Oggi il Comitato Cittadino Alluvione Lentigione continua a interagire con tutte le autorità preposte al controllo e alla manutenzione del torrente affinché i lavori vengano effettivamente svolti. Partecipiamo al contratto di fiume che AdbPo ha attivato all'inizio dell'anno cercando di dare un contributo sia agli enti che devono lavorare, sia alla sicurezza dei nostri cittadini i quali sono informati di ogni attività che riguarda il torrente. In aggiunta, cerchiamo di essere "sentinelle" del territorio, per segnalare all'amministrazione o ai cittadini eventuali nuove criticità o problemi. Infine, seguiamo personalmente l'avanzamento del processo in corso con la speranza che la Giustizia abbia il giusto corso.

Domenica 12 dicembre il Comitato ha organizzato l’incontro con la popolazione “Per non dimenticare – Alluvione 12 dicembre 2017”, cui parteciperanno, oltre al presidente Spaggiari anche la sindaca di Lentigione, Elena Benassi e il parroco don Giancarlo Minotta. I lavori saranno trasmessi anche in diretta facebook sulla pagina del comitato: https://www.facebook.com/ComitatoCittadinoAlluvioneLentigione

patrizia calzolari