Coronavirus in Italia, decreto CdM per isolare le zone dei focolai

11 comuni lombardi e veneti e oltre 50mila persone sono in quarantena. In crescita il numero di nuovi contagi. Si registra la terza vittima

Sì registra una terza vittima contagiata da coronavirus in Italia. Sì tratta di una donna, paziente oncologica ricoverata a Crema, già in gravi condizioni di salute. Le persone risultate positive al test nel nostro Paese sono oltre 150. La maggior parte dei casi è stato registrato in Lombardia, ma ci sono persone che hanno contratto il virus anche in Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Trentino.

Intanto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto-legge adottato nella notte dal Consiglio dei ministri che ha l'obiettivo di contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da nuovo coronavirus (COVID-2019) dopo l'aumento dei casi nel nostro Paese

In particolare 11 comuni lombardi e veneti e oltre 50mila persone sono in quarantena: non si può uscire né entrare in quelle aree. Sono Vò Euganeo, Codogno, Castiglione d'Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano. Università e scuole chiuse in Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Trentino, Liguria e Friuli Venezia Giulia. Atenei chiusi anche in Alto Adige. 

Il testo del decreto prevede, tra l’altro, che nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica.

Tra le misure sono inclusi, tra l’altro, il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata; la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione; la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei; la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale; la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale; la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.

Si introduce, inoltre, la facoltà, per le autorità competenti, di adottare ulteriori misure di contenimento, al fine di prevenire la diffusione del virus anche fuori dai casi già elencati.

Ai fini sanzionatori, il decreto stabilisce che il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale, cioè con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a duecentosei euro.

Infine, il testo prevede che il Prefetto, informando preventivamente il Ministro dell’Interno, assicuri l’esecuzione delle misure avvalendosi delle forze di polizia e, ove occorra, delle forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali.

La conferenza stampa al termine della riunione in CdM:


Articolo aggiornato alle 23:15

red/mn

(fonte: Consiglio dei Ministri)