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Norcia, sigilli al Centro polivalente. Boeri: "Un gigantesco equivoco"

Secondo la  procura di Spoleto il Centro polivalente "Norcia 4" sarebbe stato realizzato in violazione alla normativa che ne prevede la temporaneità e  avrebbe invece carattere definitivo. Indagati il sindaco Alemanno, che medita le dimissioni, e l'architetto Stefano Boeri, che si dice "senza parole"

Il Centro polivalente "Norcia 4.0" anziché avere carattere temporaneo, è opera permanente e definitiva costruita in assenza del necessario permesso della Sovrintendenza in un'area sottoposta a tutela paesaggistica all'interno del Parco dei monti Sibillini. E' questa la motivazione del provvedimento di sequestro preventivo del centro polivalente di Norcia, progettato dall'architetto Stefano Boeri  e realizzato grazie alla raccolta fondi "Un aiuto subito - Terremoto Centro Italia 6.0" effettuata dal Corriere della sera e dal Tg di La7. Una notizia che ha destato stupore e sconcerto nei cittadini che vedevano nel Centro polivalente un simbolo tangibile di rinascita dopo un'immensa tragedia come quella del terremoto.

Inaugurato il 30 giugno 2017, con l'apertura del primo di quattro padiglioni, il centro ha una superficie di 450 metri quadrati, ospita due sale polivalenti (una da 150 posti e una da 70), e un blocco servizi centrale. La struttura è r
ealizzata in legno con ampie vetrate e una copertura a falde che riprende l'andamento sinuoso dei circostanti Monti Sibillini.

Boeri
è ora indagato, in qualità di direttore dei lavori, per violazione delle norme sull'edilizia insieme al sindaco Nicola Alemanno, che oggi, in seguito all'avviso di garanzia ha annunciato di star pensando di lasciare la guida del comune di Norcia. Il sequestro preventivo è stato disposto dal gip di Spoleto Francesco Salerno su richiesta della Procura. Secondo l'accusa, manca un titolo abilitativo valido e sono stati violati i vincoli paesaggistici del Parco naturale dei Monti Sibillini e dei siti Natura 2000.

"Sono sereno e tranquillo - ha dichiarato l'architetto Boeri all'Ansa -. Credo che si tratti di un gigantesco equivoco. Sono comunque senza parole. Non so come si faccia a dire che non sia temporaneo. Il centro è smontabile e rimontabile completamente, impianti inclusi. Mi spiace, veramente, per la popolazione che ha vissuto una vicenda drammatica e si vede privata dell'unico luogo di aggregazione sicuro. Viene usato per le scuole, per il teatro, per le sedute del Consiglio comunale. Abbiamo lavorato con il cuore in totale volontariato, e il centro è stato costruito con i fondi raccolti dagli italiani". "Come si fa a dire che non è temporaneo? - si chiede Boeri -. Il Centro è un esempio di temporaneità. Allora anche tutte le casette non sono temporanee".

D'avviso contrario il
gip Francesco Salerno che, come si legge nel provvedimento, considera "chiaramente insussistente" l'applicabilità alla costruzione del centro polivalente della disciplina straordinaria fissata con provvedimento del capo Dipartimento della Protezione civile nel quadro degli interventi conseguenti agli eventi sismici del 2016". Inapplicabilità che "sembra emergere inequivocabilmente dalla natura dell'opera", che già in fase di progettazione "veniva indicata come 'struttura permanente polivalente in legno a uso sociale', contrariamente a quanto previsto nella disciplina legale della procedura amministrativa seguita, la cui applicazione è limitata a opere temporanee". Secondo il gip, inoltre, "l'abuso edilizio commesso è destinato ad avere un'incidenza negativa sulle diverse matrici ambientali e un impatto su una zona oggetto di particolare tutela".

Sulla vicenda è intervenuta la commissaria per la ricostruzione nelle zone terremotate Paola De Micheli che a nome del governo ha espresso  "fiducia nei confronti di coloro che operano e che hanno lavorato alla ricostruzione" e sottolineando "totale fiducia verso l’operato della magistratura", si augura che la vicenda possa chiarirsi quanto prima, "vista anche la recente proroga dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri e nell’esclusivo interesse delle comunità che hanno in particolare la necessità di tornare a vivere in condizioni di normalità".

red/pc