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Pubblicato il bando per il Servizio Civile: 30% di posti in meno

La delusione della Cnesc: “speriamo che la legge di stabilità 2020 stanzi fondi adeguati”. Critica Anpas: “14mila giovani non potranno partecipare”

Pubblicato il bando del Servizio Civile Universale 2019. Sono 39.646 i posti previsti (erano 53.363 nel 2018). Mentre per le misure aggiuntive e l'estero i posti aumentano, per quelli di servizio civile in Italia, la base essenziale dell'esperienza, i posti calano del 30% (da 51.322 a 36.499).

Una riduzione dalle gravi conseguenze, secondo la Conferenza nazionale Enti Servizio Civile. "Non solo alcuni enti soci si vedono esclusi dall'operare in interi territori regionali, ma anche su alcuni albi regionali la situazione è drammatica", fanno sapere dalla Cnesc. "I numeri in calo e le conseguenze negative mettono in secondo piano alcune positive novità nell'azione del Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale", continua la Conferenza, come il passaggio alla presentazione online delle domande da parte dei giovani. "Le organizzazioni della Cnesc si impegneranno per permettere a tutti i giovani che lo vorranno di presentare domande, mettendo a disposizione le proprie sedi per tutto il periodo di apertura del bando".

"Adesso che prende il via il Governo Conte - prosegue la Cnesc - contiamo che il disegno di legge licenziato a inizio agosto 2019 dal Consiglio dei Ministri del precedente Governo abbia una corsia preferenziale nei lavori parlamentari, visto che è composto da due soli articoli e i 70 milioni aggiuntivi permetterebbero il recupero di migliaia di posti su progetti già valutati positivamente". Inoltre, fermo il "rammarico per un rifinanziamento annunciato da mesi e non ancora realizzato", l'auspicio della rete di enti è che la legge di stabilità 2020 stanzi fondi adeguati per permettere di vivere l'anno di servizio civile a ogni giovane che lo chiederà. "In questa prospettiva- conclude la Conferenza - il Servizio Civile Universale potrà pienamente esprimere le sue potenzialità contribuendo a realizzare larga parte dei punti del programma del nuovo Governo.

E un coro di polemiche si è sollevato anche dall'Anpas, Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, che sul suo sito scrive: “Sono state smarrite circa 14.000 opportunità di poter offrire, ad altrettanti giovani, di vivere un’esperienza che contribuisca alla loro crescita umana, professionale e soprattutto come cittadini attivi, attenti al territorio ed alla società in cui vivono”.  Per questo Anpas: “chiede con fermezza massima attenzione su un tema così delicato. La riduzione di risorse per le politiche giovanili è certamente un disinvestimento sul futuro”.


“In un momento storico in cui la fragilità occupazionale e di sviluppo degli strumenti per l’autonomia dei giovani è così spiccata, il mancato sostegno può essere cruciale. Occorre porre rimedio a questa grave perdita, provvedendo al rifinanziamento di almeno 70 milioni di euro, come previsto nel Disegno di Legge licenziato dal CDM del 31/07/2019, che consenta quantomeno il mantenimento del numeri di giovani impegnati nel Servizio Civile nell’anno 2018 e che ne permetta la costante crescita nel futuro” conclude Anpas.

Red/cb
(Fonte: AdnKronos, Anpas)