(Fonte foto: Reas)

Come contrastare il calo di volontari?

A ridosso della Settimana Nazionale della Protezione Civile sia il ministro Musumeci che il capo Dipartimento Ciciliano hanno sottolineato l’importanza dei volontari, che continuano a essere in calo

Il calo costante di volontari è una delle criticità più importanti che il sistema di Protezione Civile si trova a dover affrontare. Così, durante la Settimana Nazionale della Protezione Civile, queste criticità sono state affrontate anche dal ministro per la protezione civile  e le politiche del mare Nello Musumeci, in visita ieri domenica 5 ottobre ai gruppi di protezione civile nella sede della Misericordia a Prato.

La proposta dei crediti formativi
Gabriele Bresci, coordinatore del volontariato di protezione civile di Prato, si è soffermato sulla crisi numerica che sta attraversando il mondo del volontariato, sulle spese che devono affrontare i volontari per acquistare dispositivi e uniformi. “Sarebbe importante avere una legge capace di garantire alcuni benefit ai volontari”, ha spiegato Bresci. Sull’argomento è intervenuta anche Flora Leoni, volontaria e presidente della polizia municipale in congedo, che ha portato la proposta di istituire i crediti formativi per gli studenti che si avvicinano al volontariato, per iniziare a parlare di volontariato nelle scuole. Secondo Leoni, “diverse associazioni, come la nostra, sono formate da over 65, e in tante attività siamo limitati”. Quella dei crediti formativi potrebbe essere quindi una possibilità di stimolare i giovani a fare volontariato. IIdea che è stata apprezzata moltissimo dal ministro Musumeci che ha chiesto di ricevere una proposta scritta. “La protezione civile - ha sottolineato il ministro - deve essere innanzitutto prevenzione perché il 60% del territorio italiano è a rischio sismico. Ho chiesto di verificare la fattibilità di percorsi specifici nelle scuole, nell’ambito dell’educazione civica perché sin dalle elementari i bambini devono sapere come comportarsi in caso di calamità”. Quella della formazione dei giovani come cuore pulsante del volontariato è un argomento che continua a essere centrale nel dibattito



Il volontariato è fondamentale per la gestione delle emergenze
Anche il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha lanciato l’allarme volontariato, durante un intervento tenuto a REAS 2025. “L’intero mondo dell’associazionismo, anche nel settore della protezione civile, sta vivendo un momento di crisi: si avvicinano meno persone e non solo a causa del calo demografico, che è sicuramente una causa ma non l’unica”, ha dichiarato Ciciliano. REAS, arrivato alla ventiquattresima edizione, è il salone internazionale su emergenza, protezione civile, primo soccorso e antincendio, e il capo Dipartimento ha partecipato alla giornata di sabato 4 ottobre mettendo l’accento proprio sul ruolo del volontariato. “Il 60% della forza lavoro durante le emergenze è gestita dal volontariato”, ha proseguito Ciciliano. “È un valore aggiunto! Ora dobbiamo sviluppare l’attività nei confronti dei giovani, dobbiamo cercare di ragionare con i giovani e per i giovani. È necessario che siano proprio i giovani a dire quali potrebbero essere le migliori strategie da mettere in campo per far sì che le attività di protezione civile, e soprattutto la formazione degli operatori, rimangano all’interno di questi gruppi di volontariato, perché sviluppare la conoscenza e la competenza significa sviluppare il mondo della prevenzione e della cultura”.

red/gp

(Fonte: La Nazione, Reas)