Fonte Ingv

Cavi sottomarini in fibra ottica per rilevare terremoti

Questo il frutto dell'accordo tra Ingv e Sparkle per il monitoraggio di terremoti e maremoti nel Mediterraneo e potenziare le capacità di protezione civile nel campo dell'allerta tsunami

Attraverso l’utilizzo di tecniche di fiber sensing è possibile rilevare le vibrazioni meccaniche indotte sulle fibre ottiche dei cavi sottomarini da terremoti, eruzioni vulcaniche e onde anomale in tempo reale e in un ambiente di difficile accesso come il fondale marino. Proprio a questo scopo è stato siglato un nuovo protocollo d'intesa tra l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv, e Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia. I due enti hanno firmato l'avvio di un progetto di ricerca finalizzato all’utilizzo dei cavi sottomarini in fibra ottica per rilevare eventi sismici e altri fenomeni naturali nel Mediterraneo. Il protocollo d’intesa suggella una collaborazione già in corso da oltre due anni fra il Gruppo Tim, Sparkle e Ingv.

Primi studi
Sparkle e Ingv come scritto in una nota dell'accordo “si impegnano a continuare ad esplorare, sperimentare e successivamente sviluppare l'impiego accessorio dei cavi sottomarini in fibra ottica come sensori per fini scientifici e di protezione civile, in particolare per l'identificazione e l'allerta di tsunami e terremoti, il monitoraggio geofisico dei fondali marini”. Le attività condotte finora hanno impiegato il sistema cavo di Sparkle “Mednautilus” che si estende dalla Sicilia lungo il Mediterraneo orientale per una lunghezza totale di 11 mila chilometri, su un fondale che raggiunge i 4 mila metri di profondità. Grazie alla sua configurazione ad anello, Mednautilus potrà in futuro offrire anche la possibilità di mappare i movimenti sottomarini in più punti del bacino e quindi localizzare con maggior precisione l'epicentro dei terremoti marini. I risultati preliminari delle sperimentazioni condotte sono stati presentati al convegno internazionale “Fiber Optic Sensing in Geosciences” tenutosi il 16-20 giugno scorso a Catania. 

Come funzionerà
Le prime attività sperimentali sono state basate sulla misurazione delle variazioni dello stato di polarizzazione (SOP) dei segnali ottici coerenti che viaggiano sulle fibre ottiche del cavo e che trasportano il traffico digitale. Le nuove sperimentazioni utilizzeranno dati relativi alla fase del segnale e al SOP specifici dei tratti di cavo tra i ripetitori di un cavo sottomarino; questo consentirà di identificare le parti del cavo interessate dalla perturbazione meccanica e di indagarne la propagazione. "In quanto Ente di Ricerca incaricato della sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale in tempo reale, l'Ingv rivolge da sempre una particolare attenzione all'innovazione tecnologica per il progresso della ricerca scientifica”, riferisce Carlo Doglioni, Presidente Ingv. “È per questo motivo che oggi accogliamo con soddisfazione la sigla dell'accordo con Sparkle che potrà contribuire, con le sue tecnologie, a implementare i nostri strumenti per l'osservazione e la sempre migliore comprensione dei fenomeni naturali".

Red/cb
(Fonte: Ingv)