Da sinistra: Fabio Ciciliano e Renato Mazzoncini (foto: Agenzia Dire)

Gestione di contesti emergenziali e ordinari, intesa tra Dipartimento Protezione Civile e A2A

Procedure e flusso delle comunicazioni, condivisione di soluzioni per gli interventi in emergenza e iniziative di formazione sono le tre aree di cooperazione individuate nel protocollo

“Un esempio concreto di sinergia tra il settore pubblico e quello privato”: Il Dipartimento di Protezione Civile, in una nota, definisce così il protocollo d'intesa firmato con A2A “per la disciplina delle attività di collaborazione nell’ambito del Servizio Nazionale”.

Non solo emergenze
L'intesa quadriennale, firmata l'altro giorno dal Capo Dipartimento Fabio Ciciliano e dall'Amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, è volta a sviluppare una reciproca cooperazione tra le parti e a implementare azioni comuni per garantire la massima efficienza ed efficacia operativa in contesti emergenziali e ordinari.

Un interlocutore naturale per la protezione civile
Il Gruppo A2A, continua la nota del Dipartimento, “si pone come naturale interlocutore per le attività di Protezione Civile” in quanto fornitore di servizi essenziali quali la produzione di energia elettrica, la distribuzione di energia elettrica, gas, acqua, calore e la gestione del ciclo dei rifiuti”

Tre aree di cooperazione 
Procedure e flusso delle comunicazioni, condivisione di soluzioni ottimali per gli interventi in emergenza e iniziative di formazione sono le tre aree di cooperazione oggetto dell'intesa: le parti si impegneranno infatti a condividere dati utili alla gestione delle singole emergenze, a elaborare congiuntamente procedure di attivazione reciproca e a individuare modalità di intervento in aree colpite da calamità, anche attraverso consulenze specialistiche e supporto tecnico e strumentale. 
La collaborazione prevede inoltre che vengano realizzati percorsi formativi destinati al rispettivo personale, con l'obiettivo di garantire una risposta sinergica basata su una metodologia comune e di integrare le competenze tecniche esistenti.

Red/la
Fonte: Dipartimento di Protezione Civile