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Il nuovo rapporto frane e esondazioni del Cnr Irpi

Nel 2020 in Italia, a causa di eventi franosi o inondazioni sono morte 12 persone, c'è stato un disperso e 19 sono le persone rimaste ferite

Quante persone sono morte in una frana o in un alluvione in Italia quest'anno? a dare una risposta a questa ed altre domande, come ogni anno, c'è il nuovo Rapporto periodico sul Rischio posto alla Popolazione Italiana da Frane e da Inondazioni elaborato dal Cnr Irpi. Lo studio, realizzato dalle ricercatrici Cinzia Bianchi e Paola Salvati prende in considerazione solo gli eventi che hanno leso la popolazione, questo perchè questi dati vengono poi usati dall'istituto per fare delle elaborazioni sulle stime di rischio

Eventi mortali nel 2020
La ricerca mostra che dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020 in Italia, a causa di eventi franosi o inondazioni sono morte 12 persone, c'è stato un disperso e 19 sono le persone rimaste ferite. Per quanto riguarda gli evacuati e senzatetto quest'anno ne sono stati registrati 3.078. In totale inoltre le regioni italiane colpite da eventi di questo tipo sono state 18, 48 le  provincie interessate. Scorrendo la griglia con gli eventi idrogeologici che hanno caratterizzato quest'anno spiccano per maggiore mortalità la frana del 12 agosto del 2020 in Chiesa in Valmalenco (SO) con 3 morti e 2 feriti, l'alluvione che il 3 ottobre ha interessato Liguria, Piemonte e parte della Francia, che ha causato 2 morti e 1 disperso e l'alluvione a Bitti (Nu) in Sardegna dello scorso novembre che ha causato 2 morti. "Gli eventi che sono successi in Italia quest'anno non hanno avuto un fortissimo impatto sulla popolazione - spiega la ricercatrice Paola Salvati - a parte alcuni localizzati che hanno avuto un tributo più alto di vittime come quello in Sardegna e quello di agosto a Chiesa in Valmalenco". "Rispetto agli anni precedenti quest'anno è stato un anno che si posiziona in una posizione intermedia, bisogna considerare che ci sono stati degli anni in cui le vittime erano più numerose. Quest'anno abbiamo avuto 4 vittime per frane e 8 per inondazioni, nel 2014 invece i numeri sono stati molto più elevati, a causa degli eventi avvenuti in Liguria, nel 2010 abbiamo avuto una trentina di vittime, anche nel 2009”. 

Nel primo grafico fornito dal Cnr (Vd.foto) è rappresentato il numero delle vittime per anno normalizzato. Tutti gli anni in cui il numero è positivo, si può dire che è sopra la media, al contrario i periodi che cadono sotto le zero sono gli anni sotto media. la media è calcolata nei 51 anni 1970-2020.




Più morti per frane 
"In generale se guardiamo l'andamento storico degli ultimi 50 anni, se guardiamo la cartina dell'Italia con la mappa delle vittime per frana dal 1970 al 2019, vediamo che i morti per frana sono i più numerosi per due motivi: negli ultimi 20-30 anni sono stati implementati tutti i sistemi di allertamento che permettono di allertare la popolazione quando ad esempio ci sono le grandi piene. Questo aiuta a prevenire e permette l'evacuazione della popolazione. Questo funziona anche per le frane ma prevedere i tempi e i luoghi in cui una frana possa avvenire è sicuramente più difficile che per le inondazioni. Nelle frane sono molte di più le variabili che entrano in gioco ed è più difficile prevedere dove e quando avverranno, è più semplice nei processi legati ai fenomeni torrentizi. Poi le frane anche se sono molto piccole, basta che colpiscano una casa che hanno un tasso di mortalità molto alta: sono improvvise e veloci, come ad esempio colate di fango, caduta dei massi. E spesso impediscono alle persone di scappare". 

2020 in controtendenza
Osservando i dati pubblicati però nel 2020 abbiamo 4 morti per frana e 8 morti per alluvioni, un dato in controtendenza? Possiamo dire quindi che quest'anno il numero dei morti per alluvione supera quelli per frana esattamente come negli ultimi 5 anni (per frana i morti sono 33, per alluvione sono 56). Ma sul lungo periodo, serie di 100 anni, la tendenza è di segno opposto". "Certo se si prendono gli eventi come quelli avvenuti a ottobre del 1968 in Piemonte il numero di vittime oggi è molto più basso. Questo si deve ai nuovi sistemi di allertamento per la popolazione e alla possibilità di allertare in anticipo messa a disposizione dalla protezione civile". (Vd foto sopra: gli istogrammi verdi e blu rappresentano il numero di morti per anno per le frane e le inondazioni. Qui la linea rappresenta il numero medio di morti).

Indice di mortalità regionale
Per avere un'idea di quali siano le regioni con un indice di mortalità per frana e alluvioni in Italia più alto, lo studio fornisce due mappe che riportano i dati degli ultimi 50 anni dal 1970 al 2019. "Per quanto riguarda le frane sono la Valle D'Aosta, la Campania, le province autonome di Trento e Bolzano e anche il Piemonte anche se con un dato inferiore. Da considerare che l'indice di mortalità è rapportato alla popolazione, quindi è ovvio che più è numerosa la popolazione e più basso è il tasso di mortalità". Nel caso delle alluvioni invece la pianta indica che le regioni a maggior incidenza sono Liguria, Piemonte e Valle D'Aosta. 

Obiettivo della ricerca 
"L'obiettivo di questa raccolta di dati -spiega infine Salvati - è quello di capire la distribuzione e l'intensità dei processi che hanno un impatto sulla popolazione. Per capire quali sono le aree italiane dove questi eventi sono più frequenti e più numerosi, capire quali sono i processi più pericolosi per la popolazione e poi capire quali sono i comportamenti che le persone hanno messo in atto nel momento del pericolo. Questo per classificare i comportamenti più pericolosi e poi fare delle campagne informative, come la stessa campagna della protezione civile #iononrischio

Claudia Balbi