Fonte: Ingv

Sciame sismico nei Campi Flegrei, scosse da sabato 15 febbraio

Almeno due episodi sismici erano di magnitudo 3.9

Da sabato 15 febbraio, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei; dopo una scossa di magnitudo 3.9 nel pomeriggio di domenica 16 febbraio, alle ore 00.19 di questa mattina è stato registrato un nuovo evento sismico di magnitudo 3.9 percepito in tutta l’area urbana di Napoli. In totale, sono stati rilevati in via preliminare 203 episodi di scosse sismiche.

Soltanto nella mattinata di oggi ci sono state altre tre forti scosse, la prima di 3.2 di magnitudo alle 8.11, poi una di 2.8 di magnitudo alle 8.12, ed infine una da 2.7 alle 8.14, tutte ben avvertite dalla popolazione. Nell'intera giornata di domenica 16 febbraio, le scosse (superiori all'1.0 di magnitudo) sono state 27: undici di queste sono avvenute prima della scossa 3.9 delle 15.30, dopo la quale si sono avute altre quindici scosse, tra cui due di magnitudo 3.0 e altrettante di 2.7, anche queste ben avvertite dalla popolazione. Lo sciame sismico continua: anche nella notte del 17 febbraio, registrata una scossa di magnitudo 3.1.

Paura e gente in strada
Le scosse non hanno causato danni a persone o cose. A Pozzuoli e Bacoli, in molti sono scesi in strada. La seconda scossa, in piena notte, ha fatto uscire di casa anche residenti di Bagnoli e Fuorigrotta, periferia occidentale di Napoli che si trova all'interno della grande caldera dei Campi Flegrei. "Al momento nessuna criticità è stata riscontrata dalle squadre dei vigili del fuoco nelle 10 verifiche ad edifici effettuate stanotte", fanno sapere i vigili del fuoco di Napoli.

L'intervento del Dipartimento della Protezione Civile
Già nella notte di lunedì, alle 1.30 del mattino,, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. La riunone è stata presieduta dal  Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano. Durante il meeting, è stata disposta l’attivazione del volontariato di protezione civile e l’apertura delle aree di accoglienza  e di attesa per i cittadini dei comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli. Il Dipartimento continuerà a seguire l’evolversi della situazione, in contatto con le autorità locali di protezione civile.

La notifica errata dell'INGV

Nella mattinata di lunedì, il sistema di localizzazione automatica dell’INGV aveva diffuso una stima provvisoria relativa a un terremoto di magnitudo tra 4.6 e 5.1 nella zona di Latina. "Questa notizia è comparsa, per pochi minuti, sia sul sito terremoti.ingv.it, sia sull’App e sui canali Facebook e X INGVterremoti. La localizzazione automatica è risultata avere parametri ampiamente errati e, come accade in questi casi, non appena il personale della Sala di Sorveglianza Sismica dell’INGV lo ha verificato, ha rettificato la soluzione, eliminandola dai database e quindi anche dal sito terremoti.ingv.it, dall’App e dai canali social", fanno sapere dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. "La localizzazione preliminare automatica errata risultava essere a largo della costa laziale, al confine tra il Lazio e la Campania, ad una profondità di oltre 100 km, aspetto che ha comportato gli alti valori nella stima preliminare della magnitudo", fanno sapere ancora dall'INGV.

Fonte: Fanpage; Dire; Ansa; Dpc; Ingv

RED/MT